La scorsa settimana i funzionari dello Stato del Nord Dakota hanno confermato che i sostenitori dell’iniziativo di referendum popolare per la regolamentazione legale della cannabis hanno raccolto firme sufficienti per portare al voto la proposta in occasione del turno di novembre.
La proposta firmata dagli elettori dello stato al confine con il Canada è stata organizzata dal gruppo di base Legalize North Dakota. Il testo propone di legalizzare il possesso, l’uso e la vendita di cannabis (così come il possesso di tutto ciò che è connesso alla marijuana) da parte di coloro che hanno più di 21 anni. Inoltre la proposta cancella le passate condanne legate alla cannabis. L’articolato del referendum toglie i reati legati alla cannabis dal codice penale e pone dei limiti anche alle eventuali imposte al dettaglio sulle vendite commerciali della sostanza.
“La legalizzazione della marijuana non è più una questione regionale o di parte… e mi aspetto che gli elettori del Nord Dakota inviino onde d’urto in tutto il paese questo autunno quando si uniranno al crescente contingente di stati che hanno scelto il sentiero ragionevole di legalizzazione e regolamentazione rispetto al proibizionismo e l’incarcerazione“, ha dichiarato il direttore esecutivo di NORML Erik Altieri.
Nel 2016, quasi i due terzi degli elettori dello stato hanno approvato un referendum che regola l’accesso alla cannabis medica. Tuttavia, i funzionari statali devono ancora rendere operativo il programma – con le autorità di regolamentazione che ora puntano a far partire i dispensari autorizzati entro giugno 2019. Gli attivisti hanno dichiarato che l’incapacità dei regolatori di implementare rapidamente la misura del 2016 è stata la spinta per la campagna del 2018.
Anche gli elettori del Michigan decideranno su un’iniziativa referendaria per regolamentare il possesso, l’uso e la vendita di marijuana per gli adulti a novembre, mentre gli elettori dello Utah e del Missouri decideranno su misure per regolamentare l’accesso alla cannabis terapeutica.
[Fonte NORML]