Avevamo già dato conto delle perplessità di Province e Territori canadesi rispetto ai tempi della riforma sulla cannabis voluta dal Governo Trudeau, che ha posto il 1 luglio 2018 come data di avvio della legalizzazione della cannabis in Canada.
In particolare il governatore della Provincia di Manitoba, Brian Pallister, ha espresso in più di un’occasione le sue perplessità sulla scaletta imposta dal Governo. Secondo Pallister “è tempo di prendere un respiro profondo” e prender tempo per definire meglio una regolamentazione coerente su limiti minimi di età, distribuzione e zonizzazione fra le varie province e non ricreare le differenzazioni che ora esistono ad esempio per l’età sull’alcol.
La proposta di legge sull’uso di cannabis per gli adulti proposta dal governo liberale di Justin Trudeau dà infatti all’autorità del governo federale il controllo sulla coltivazione della cannabis ma lascia i metodi di distribuzione, limiti di età e altre questioni di regolamentazione locale alle autorità provinciali.
Il pressing di Pallister sugli altri colleghi non ha avuto però gli effetti voluti. A metà luglio 2017 in un comunicato congiunto i Premier di Province e territori canadesi pur avendo definito “irrealistica” la timeline decisa dal governo canadese per la legalizzazione della cannabis entro il 1 luglio 2018 non hanno ufficializzato alcuna richiesta di rinvio. I governatori hanno però sottolineato come il progetto di legge produca alti costi per le amministrazioni decentrate che si richiede vengano coperti dallo Stato centrale e che vanno risolti alcuni punti caldi come la sicurezza sulle strade ed il suo controllo, il sistema distributivo, la tassazione e la copertura dei costi indotti, le campagne di educazione e il rapporto con il mercato nero.
Per supportare provincie e territori nella pianificazione il più uniforme possibile del processo di regolamentazione legale è stato istituito un gruppo di lavoro apposito, il cui rapporto è atteso per il 1 novembre 2017.