Solo una piccola percentuale di canadesi che consumano cannabis lo fa in un modo che soddisfa i criteri definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Alcohol, Smoking and Substance Involvement Screening Test, ASSIST) per l’uso problematico, secondo i dati pubblicati recentemente nel Canadian Journal of Public Health.
I ricercatori dell’Università di Waterloo hanno stimato la prevalenza dell’uso problematico di cannabis in un campione nazionale canadese. Gli autori hanno riferito che sebbene l’uso della cannabis da parte dei canadesi fosse abbastanza comune, pochi intervistati hanno riferito che il loro uso fosse associato a esiti problematici.
“I risultati indicano che, mentre un canadese su dieci ha riferito di aver usato cannabis negli ultimi tre mesi, solo il 2% di questi è definibile come persona ad alto rischio di gravi problemi di salute o altri problemi.” Secondo lo studio i maschi ed i giovani di età fra i 15 ei 29 anni hanno segnalato una maggiore prevalenza dei problemi associati al consumo di cannabis.
Una percentuale molto piccola di canadesi riferisce quindi di utilizzare la cannabis in misura problematica, rappresenta lo 0,2% del campione totale. Va annotato che i ricercatori mettono in evidenza “la necessità di sviluppare strumenti più sensibili per rilevare l’uso problematico di cannabis“.
[Fonte NORML]