La giustizia olandese ha condannato ieri sei proprietari e impiegati di coffee shop per aver violato la legge vendendo cannabis a persone non residenti nei Paesi Bassi. Un vittoria delle autorita’ olandesi per la legittimazione di una legislazione che vuole lottare contro il turismo della droga. “Il tribunale ha stabilito che il criterio della residenza non e’ contrario al diritto”, ha detto il tribunale di Maastricht in un comunicato. I sei uomini sono stati condannati a lavori di interesse generale con sospensione e a multe da 250 a 2.500 euro. Un settimo accusato e’ stato assolto per mancanza di prove, Il tribunale ha inflitto pene reltivamente clementi perche’ ha tenuto conto del fatto che gli accusati volontariamente ed apertamente hanno violato la legge in modo da attirare l’attenzione della giustizia su una situazione caotica: ogni Comune olandese puo’ decidere di ordinare o meno ai propri coffe shop di vendere cannabis solo ai residenti olandesi. Seguito con molta attenzione dal governo e dalle amministrazioni comunali, questa vicenda dovrebbe stabilire una giurisprudenza su una materia piu’ che spinosa. L’obiettivo del divieto, entrato in vigore lo scorso 1 gennaio in tutto il Paese, e’ di lottare contro i disagi -imbottigliamenti del traffico, spacciatori nelle strade, rumori notturni- che sono provocati dall’arrivo di milioni di stranieri ogni anno nei 650 coffee shop del Paese. Maastricht, una delle citta’ piu’ toccate da questi disagi poiche’ e’ al confine con Belgio e Germania, applica la legge, cosi’ come altre citta’ del sud. Amsterdam e le citta’ del nord, piu’ lontane da Belgio, Germania e Francia, non la applicano. I coffee shop di Maastricht, che lamentano un grande calo di introiti (gli stranieri rappresentavano il 65% della loro clientela) e che non vorrebbero discriminare i propri clienti rispetto alla nazionalita’, aveva riposto grandi speranze in questo caso. “Il criterio della residenza distingue, infatti, le persone sulla base della nazionalita’, ma questa distinzione e’ ingiustificata obiettivamente rispetto ad interessi ragionevoli e legittimi”, ha sostenuto il tribunale. Tredici dei quattordici coffee shop di Maastricht avevano ricominciato a vendere cannabis agli stranieri dall’inizio di maggio dopo che c’era stata una sentenza a loro favorevole da parte del tribunale di Maastricht. Il braccio di ferro tra il Comune di Maastricht e i coffee shop ha portato alla chiusura della maggior parte di questi ultimi e all’avvio di altri procedimenti giudiziari. Anche se tecnicamente illegale, la vendita, nei coffee shop, e il consumo di cinque grammi di cannabis al amassimo a persona, e’ tollerata nei Paesi Bassi fin dal 1976.