Uno studio pubblicato questo gennaio conferma i dati provenienti dai Cannabis Survey curati da Health Canada, ovvero che la regolamentazione legale della cannabis è correlata inversamente alla propensione a guidare in stato alterato da sostanze. Secondo i dati pubblicati nel report pubblicato dal gruppo Cannabis Public Policy Consulting infatti i consumatori di cannabis negli Stati USA in cui la sostanza è legale per uso medico o ricreativo per adulti hanno meno probabilità di dichiarare di aver guidato un veicolo a motore sotto la sua influenza.
I ricercatori hanno intervistato i consumatori di 25 stati degli USA. Coerentemente con studi precedenti, gli autori hanno riferito che gli intervistati che risiedono in giurisdizioni in cui la cannabis è illegale hanno maggiori probabilità di guidare sotto l’influenza di quelli che vivono in Stati in cui la sostanza è legalmente regolamentata.
“Coloro che vivono in Stati in cui la cannabis è illegale hanno riferito un numero significativamente maggiore di giorni di guida sotto l’influenza della cannabis (DUIC) rispetto a coloro che vivono in Stati in cui la cannabis è legale”, hanno concluso gli autori. “La differenza… rappresenta decine di milioni di casi di DUIC ogni anno negli Stati Uniti”.
Precedenti indagini sui consumatori di cannabis hanno riportato risultati simili. Uno studio condotto l’anno scorso da ricercatori affiliati al Research Triangle Institute ha riportato: “Gli attuali consumatori di cannabis negli Stati in cui la cannabis è legale e in quelli in cui lo è solo per uso medico avevano una probabilità significativamente inferiore di guidare entro tre ore dopo [aver consumato] negli ultimi 30 giorni, rispetto agli attuali consumatori che vivono in Stati in cui la cannabis non è legale”.
Uno studio del 2021 ha analogamente stabilito che l’incidenza di comportamenti autodenunciati di guida sotto effetto della sostanza non aumenta dopo la legalizzazione. Piuttosto, hanno riferito gli autori, “i consumatori di marijuana negli Stati che hanno legalizzato la RM [marijuana ricreativa] hanno auto-riferito di guidare dopo l’uso di marijuana meno delle loro controparti (che risiedevano in Stati in cui la cannabis per uso adulto rimaneva illegale). Era anche meno probabile che trovassero accettabile questo comportamento [guidare dopo aver ingerito cannabis]”.
Uno studio del 2020 condotto da ricercatori dell’Università del Nevada a Reno e della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health ha concluso che “i soggetti provenienti da Stati con vendita legale di cannabis a scopo ricreativo avevano una prevalenza significativamente più bassa di guida dopo l’uso di cannabis e una maggiore prevalenza di atteggiamenti protettivi rispetto a quelli provenienti da Stati senza vendita legale a scopo ricreativo”.
[Fonte: NORML]