Sono ben 5 gli Stati in cui gli elettori hanno votato il 3 di novembre, oltre che per il Presidente degli Stati Uniti, anche per referendum popolari sulla cannabis. Si tratta di 5 proposte per la regolamentazione legale dell’uso non medico della cannabis e 2 per l’uso terapeutico. In più, in Oregon si è votato su 2 referendum altrettanto importanti: per la depenalizzazione del possesso personale di sostanze illegali e per l’avvio di appositi “psilocybin service center” dedicati a pazienti maggiorenni. La depenalizzazione degli enteogeni naturali è invece fra i ballot degli elettori nella capitale federale, Washington, DC.
Ecco una per una, Stato per Stato, le proposte referendarie.
Arizona
Prop 207
Se approvata, la proposta di regolamentazione legale in Arizona consentirebbe a chi ha minimo 21 anni di possedere fino a un’oncia di cannabis (28 gr.). La proposta indirizza i proventi delle vendite di cannabis al dettaglio per finanziare vari programmi di istruzione e sicurezza pubblica. Gli adulti potrebbero anche coltivare fino a sei piante per uso personale in una residenza privata. Le persone con condanne per marijuana sarebbero autorizzati a presentare una richiesta ai tribunali per far cancellare i loro precedenti. Nei sondaggi degli ultimi due mesi i favorevoli risultavano in vantaggio di circa 10 punti.
Vai al sito della Campagna: https://smartandsafeaz.com/
Risultato: Sì 60% – No 40% (Spoglio 76%)
Montana
Sono due i quesiti al voto in Montana, entrambi sull’uso non medico della cannabis: i sondaggi disponibili parlano anche qui di un vantaggio di circa 10 punti del sì.
I-190
L’iniziativa di modifica dello Statuto del Montana laddove approvata consentirebbe agli adulti di possedere fino a un’oncia di marijuana (28 grammi) e di coltivare fino a quattro piante mature per uso personale. Lo stato imporrebbe una tassa del venti per cento sulle vendite al dettaglio e le entrate da tali vendite sarebbero dirette al trattamento dell’abuso di sostanze, ai servizi per i veterani, all’assistenza sanitaria e ad altri programmi.
Risultato: Sì 57% – No 43% (Spoglio 84%)
I-118
Questa ulteriore proposta di modifica dello Statuto vorrebbe stabilire in 21 anni l’età per poter legalmente possedere, coltivare o acquistare cannabis.
Vai al sito della campagna: https://newapproachmt.org/initiatives
Risultato: Sì 58% – No 42% (Spoglio 78%)
Missisipi
In Missisipi si vota su due referendum, apparentemente simili, ma con spirito e provenienza ben diversa. Il primo, la proposta 65 è stato promosso dai cittadini, mentre il secondo (proposta 65a) è un quesito proposto dai legislatori. I movimenti antiproibizionisti locali hanno visto un tentativo di creare confusione negli elettori da parte dell’organo legislativo con una proposta più vaga e limitata di quella su cui si sono raccolte le firme di 228.000 cittadini. Per questo chiedono di votare a favore della 65 e contro la 65a.
Initiative 65
Se approvato, l’emendamento costituzionale stabilisce un sistema di dispensari con licenza statale per fornire prodotti a base di cannabis ai pazienti qualificati. La misura non pone alcun limite al numero di dispensari e impone ai comuni locali “di non compromettere la disponibilità e l’accesso ragionevole alla marijuana medica”. La proposta prevede inoltre che i funzionari statali inizino a fornire licenze per i rivenditori entro e non oltre il 15 agosto 2021.
Alternative 65A
L’iniziativa è molto simile alla precedente, ma come detto di iniziativa parlamentare. Come detto l’iniziativa è più vaga e limitata, lasciando quindi pericolosamente mano libera al legislatore in sede di applicazione. Qui trovate le differenze: https://www.medicalmarijuana2020.com/initiative-65-vs-alternative-65a
Secondo un sondaggio il consenso rispetto all’Iniziative 65 è molto alto, 65% contro il 18% dell’alternativa, ma questo dopo aver spiegato agli intervistati le differenze. Bisognerà vedere quanto saranno consapevoli gli abitanti del Mississipi di fronte alla scheda elettorale.
Risultato: Sì 68% – No 32% Vince L’initiative 65 74% a 26% (Spoglio 93%)
New Jersey
“Approva la modifica della Costituzione per legalizzare una forma controllata di marijuana chiamata “cannabis”?” Questa la trduzione letterale del quesito che gli abitanti del New Jersey si troveranno nelle schede. In effetti in questo caso sono stati gli stessi legislatori che con una larga maggioranza hanno proposto di far esprimere gli elettori sul progetto di regolamentazione legale della cannabis che il Governatore aveva già proposta durante la sua campagna elettorale. Solo i maggiori di 21 anni di età potrebbero usare la cannabis. La commissione statale che sovrintende oggi al programma statale sulla cannabis medica supervisionerebbe anche il nuovo mercato della cannabis per uso personale. I prodotti a base di cannabis sarebbero soggetti all’imposta statale sulle vendite. Se autorizzato dall’organo legislativo statale, un comune può approvare un’ordinanza locale per addebitare una ulteriore tassa locale sui prodotti a base di cannabis.
I sondaggi sono ampiamente favorevoli: il sì sarebbe intorno al 65% mentre il no non raggiungerebbe il 30%.
Ecco il sito della campagna: https://www.njcan2020.org/
Risultato: Sì 67% – No 33% (Spoglio 63%)
South Dakota
Nel South Dakota si vota per due referendum, uno per la cannabis ad uso terapeutico e un altro per l’uso adulto a fini non medici.
Amendment A
Si prevede un emendamento alla Costituzione del South Dakota che consentirebbe agli adulti di acquistare e possedere fino a un’oncia di marijuana (21 grammi) e di coltivare fino a tre piante per uso personale. L’iniziativa è sostenuta da un ex procuratore federale e dal Marijuana Policy Project.
I sondaggi su questo emendamento sono fra i meno rassicuranti: i favorevoli si fermano al 51% con i contrari dietro di solo 6 punti.
Risultato: Sì 53% – No 47% (Spoglio 95%)
Measure 26
Il referendum, una volta approvato, istituirebbe un programma sulla marijuana medica per i pazienti con diagnosi di gravi condizioni di salute. Con una indicazione del proprio medico, un paziente potrebbe registrarsi al programma. Stabilirebbe anche un sistema di dispensari supervisionati dal Dipartimento della Salute. Il progamma richiederebbe inoltre test di laboratorio per garantire la sicurezza del prodotto.
Questa misura, a differenza della precedente, pare godere di un grande sostegno, arrivando a raccogliere oltre il 70% di favorevoli.
Risultato: Sì 69% – No 31% (Spoglio 95%)
Oregon
Measure 109
Il quesito, se approvato, autorizza l’Oregon Health Authority (OHA) a creare un programma che permette a produttori con licenza di dispensare funghi contenenti psilocibina a persone con più di 21 anni. Questi ultimi, una volta confermata diagnosi e trattamento, potranno procurarsi e consumare la sostanza presso appositi centri sotto la supervisione di personale medico.
Risultato: Sì 56% – No 44% (Spoglio 81%)
Measure 110
Il referendum prevede di far diventare il possesso personale e non per fini di spaccio di una sostanza illegale al massimo una violazione di Classe E (multa massima di $ 100) e inoltre istituisce un programma di trattamento e recupero dalla dipendenza finanziato in parte dalle entrate fiscali statali derivanti dal mercato legale della cannabis e dai risparmi delle prigioni statali. Attualmente il semplice possesso è considerato una violazione di classe A e prevede fino ad un anno di carcere e una multa sino a 6250 dollari.
Risultato: Sì 59% – No 41% (Spoglio 81%)
Washington, DC
Initiative 81
Analogamente alle misure passate a Denver, Oakland, Santa Cruz e Ann Arbor, si propone la depenalizzazione di fatto di uso e possesso, uso e distribuzione personali degli enteogeni naturali, cioè piante e funghi contenenti ibogaina, mescalina, dimethyltryptamina, psilocibina (e l’annessa psilocina). Tecnicamente, il testo parla di “ultima priorità” delle autorità nell’applicare le attuali norme federali che le proibiscono, e quindi di non perseguire penalmente i cittadini locali maggiorenni in queste situazioni.
Risultato: Sì 76% No 24% (spoglio 61%)