La nuova coalizione di governo del Granducato di Lussemburgo ha annunciato la scorsa settimana di volere avviare una riforma delle politiche sulle droghe che permetta l’uso ricreativo della cannabis. Il piccolo paese del centro Europa, poco più di 500.000 abitanti, si candida così ad essere il capofila della riforma sulla cannabis nell’Unione Europea.
L’annuncio è stato dato la settimana scorsa durante una conferenza stampa tenuta dai tre partiti della coalizione di governo – Partito Democratico (PS), Partito socialista operaio lussemburghese (LSAP) e I Verdi (déi gréng), come riporta il Luxembourg Times. Sarà implementato un sistema di distribuzione commerciale, al quale però potranno accedere solo i residenti del Principato, mentre verranno verranno applicate sanzioni per chiunque distribuisca ai minori o nelle scuole. L’iniziativa che è stata inserita nell’accordo di coalizione che sarà siglato nei prossimi giorni, arriva dopo che ad inizio anno una petizione che chiedeva la legalizzazione della cannabis sullo stile canadese ha raccolto sufficienti firme per essere discussa in Parlamento.
Il Lussemburgo sarebbe quindi il primo paese europeo, una volta approvato il provvedimento, a regolare la produzione, la vendita e l’uso della cannabis a scopo ricreativo. Infatti sia in Olanda, dove vige da oltre quarant’anni un regime di tolleranza verso la vendita di piccole quantità di cannabis, che il Portogallo, dove invece è stato decriminalizzato il consumo di tutte le sostanze, non hanno ancora regolamentato legalmente il mercato della cannabis.