Negli Stati Uniti, gli amanti delle ‘libere canne’ festeggiano, ma la loro rischia di essere una vittoria di Pirro, visto che l’amministrazione di Barack Obama continua a considerare l’erba come una droga illegale.
Martedi’, quando gli elettori dello stato di Washington e del Colorado hanno votato per la rielezione di Obama alla Casa Bianca, hanno infatti anche detto ‘si’ ‘ in un referendum sulla liberalizzazione della marijuana per uso ricreativo.
In questo momento la palla e’ nel campo dei governatori dei due Stati. John Hickenlooper, il governatore del Colorado, un democratico che era per il ‘no’, ha affermato che ‘gli elettori si sono espressi e dobbiamo rispettare la loro volonta”. La sua collega del Washington State, Christine Gregoire, a sua volta democratica e contraria alla liberalizzazione, si prepara ad applicare la decisione degli abitanti del suo Stato, ma afferma che con il risultato del referendum ora si entra ‘in terra incognita’.
Il Dipartimento della giustizia ancora non si e’ pronunciato ma ha ribadito che la politica per cio’ che riguarda le sostanze illegali ‘non e’ cambiata’. E ora, si e’ limitata ad affermare la portavoce Nanda Chitre, ‘stiamo esaminando i risultati della consultazione. Non abbiamo ulteriori commenti’.
Finora, nel caso dei dispensari di marijuana per uso medico, legali in diversi stati tra cui la California, le autorita’ federali hanno creato una serie di difficolta’ e hanno applicato numerosi giri di vite. La linea potrebbe essere la stessa anche per cio’ che riguarda il possesso e la vendita per uso ricreativo.
Tuttavia, nota Robert Mikos, esperto di droghe alla Vanderbilt Law School citato oggi dal Wall Street Journal, il governo potrebbe avere seri problemi ad ostacolare efficacemente il fenomeno. ‘Sarebbe difficile avere abbastanza agenti della Dea per perseguire centinaia, se non migliaia di venditori che verranno fuori’ nei due Stati.
Secondo i risultati dei referendum, in Colorado coloro che hanno piu’ di 21 anni potranno detenere fino ad un oncia (28 grammi) di ‘erba’ e entro il 2014 sara’ permessa l’apertura di alcuni negozi che potranno venderla. Nello stato di Washington i legislatori locali dovranno invece definire il quadro per poterla possedere, coltivare e vendere.
Le mosse del governo seguiranno poi. Certo, una influenza l’avra’ anche il fatto che in tutti gli Usa, secondo un sondaggio dell’anno scorso, ormai il 50 per cento della popolazione e’ a favore della legalizzazione, con un incremento costante sin dal 1970, quando i favorevoli erano solo il 12 per cento. E un aspetto da tenere in considerazione sara’ anche le possibili entrate per via delle tasse: 180 milioni entro tre anni in Colorado, ben 500 milioni l’anno per il Washington State, secondo le stime dei sostenitori dei referendum.