La modifica principale alla proposta di legalizzazione approvata dagli elettori è principalmente l’aumentato delle accise sulle vendite di marijuana dal 3,75% al 10,75%. Aggiungendo la tassa sulle vendite del 6,25%, la nuova legge ha portato la tassa statale totale sulle vendite di marijuana al 17 per cento. Il testo ha anche aumentato la percentuale della tassa locale che i comuni sono autorizzati a imporre sulle vendite di marijuana, dal 2 al 3%.
Poi è stato implementato un sistema di controllo locale con due diverse opzioni: i c260 omuni nei quali il referendum ha vinto potranno vietare l’apertura di negozi di marijuana legale solo con ulteriore referendum; nei 91 in cui gli elettori non hanno invece scelto la legalizzazione l disegno di legge Comune e Consilgio Comunale potranno avere la possibilità di vietare l’apertura di luoghi di vendita. La legge ha poi anche modificato numero e modalità di composizione della Commissione per la Controllo del Cannabis.
Uno dei promotori del refendum del 2016, Matthew Schweich (Marijuana Policy Project) ha dichiarato che “nonostante il testo del quesito sottoposto agli elettori fosse ben preparato e non avrebbe richiesto alcuna modifica, rispettiamo la necessità di compromesso e quindi siamo favorevoli alle disposizioni di questa legge. Siamo soddisfatti del risultato che va incontro agli interessi dei cittadini del Massachusetts e permtetterà di spostare la marijuana dal mercato nero ad un sistema regolamentato e tassato.”
La cannabis sarà legalmente venduta nello stato dal 1 luglio 2018, mentre già da aprile le aziende potranno richiedere le licenze. Alcune stime dicono che alla data di inizio saranno aperti tra i 25 e i 30 negozi.