Da lunedì 4 giugno inizierà la sessione aperta della Commissione di Esperti sulle Dipendenze da Droga dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che per la prima volta nella storia delle Nazioni unite avvierà una revisione delle proprietà terapeutiche della cannabis.
La sessione è frutto di anni di richieste di un piccolo gruppo di Stati Membri e di decine di Organizzazioni Non-Governative tra cui l’Associazione Luca Coscioni, che il 15 marzo scorso aveva organizzato un incontro (qui il video a cura di Fuoriluogo) alla Commissione ONU sulle Droghe interamente dedicato alla relazione tra il diritto alla scienza e l’uso medico delle piante contenute nelle tabelle delle tre Convenzioni internazionali sulle sostanze psicotrope.
In un documento che è stato inviato alla Commissione dell’OMS, preparato dall’Associazione Luca Coscioni e sottoscritto anche dalla DRCNet Foundation, Forum Droghe e la Società della Ragione, le associazioni riassumono gli sviluppi italiani relativi alla cannabis e promuovuono la necessità di una “revisione critica” della cannabis anche come misura di pieno rispetto della libertà di ricerca scientifica, della condivisione della letteratura internazionale in materia di cannabis, ivi compresa quella relativa ai trial clinici, nonché la necessità di non escludere milioni di persone dalle applicazioni terapeutiche della pianta che già avvengono con successo in decine di paesi del “mondo ricco”.