Abbiamo già scritto qualche settimana fa riguardo all’uso di cannabinoidi nei pazienti che soffrono di Post-Traumatic Stress Disorder (disturbo da stress post traumatico, PTSD), un problema specialmente tra i veterani di guerra. Ricordiamo che il PTSD è una condizione debilitante che spesso segue un evento terrificante emotivo o fisico, che induce l’individuo ad avere persistenti ricordi e pensieri terrificanti, o flashback della situazione. Il disturbo non interessa solo i veterani, ma può colpire anche vittime di violenze, abusi sessuali, terremoti, incendi e altri eventi critici. Il PTSD è frequentemente associato all’abuso di sostanze. L’ipotesi dell’automedicazione suggerisce che alcune persone possano provare sostanze “illecite” per provare ad auto-trattare i sintomi psichiatrici.
In un recente articolo pubblicato sulla rivista scientifica Psychology of Addictive Behaviors, sono stati presentati i dati riguardanti 432 veterani militari affetti da PTSD e sottoposti a cure riabilitative in un centro specializzato in questo disturbo. I risultati dimostrano che a quattro mesi dalla dimissione dal centro le possibilità di avere pazienti che assumevano Cannabis era correlata alla minore risposta alla terapia. Quindi, quanto più la terapia aveva fallito, tanto più aumentava la possibilità di uso di Cannabis. Questo effetto, fanno notare gli Autori, era specifico per la Cannabis e non per altre sostanze, inclusi alcool e oppiacei.
Francesco Crestani, presidente dell’Associazione Cannabis Terapeutica
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Fonte: Psychol Addict Behav. 2011 Jan 24. [Epub ahead of print]
Cannabis use among military veterans after residential treatment for posttraumatic stress disorder.
Bonn-Miller MO, Vujanovic AA, Drescher KD