Il Vermont a inizio gennaio ha approvato (nuovamente) una legge per la regolamentazione legale della cannabis ricreativa. Si tratta del secondo tentativo da parte del parlamento dello Stato USA, dopo che il precedente aveva subito il veto del governatore Repubblicano Phil Scott. Questa volta però, anche a seguito del processo di revisione bipartisan del progetto di legge, il governatore ha firmato la legge approvata dalle due camere dello Stato del New England. Lo ha fatto l’ultimo giorno disponibile, per sottolineare ancora i suoi dubbi. Il Vermont è quindi il primo stato ad avviare un processo di legalizzazione della cannabis ad uso ricreativo per iniziativa parlamentare, visto peraltro che è anche uno dei 23 nella nazione che non consente iniziative referendarie.
La legge approvata consentirà a partire dal 1° luglio 2018 ai maggiori di 21 anni di possedere fino a un’oncia di marijuana (28 grammi circa), due piante adulte e quattro piante immature. Non viene al momento introdotto alcun sistema di regolamentazione legale del mercato, in attesa che la commissione istituita l’anno scorso finisca il suo lavoro preparatorio.
Si tratta di un atto politico e istituzionale importante a pochi giorni dalla presa di posizione dell’Attorney General di Trump, Jeff Sessions, che ha deciso un dietro front sulla politica di non interferenza federale sulle politiche sulla cannabis ricreativa degli 8 stati dell’unione che sinora l’avevano legalizzata tramite referendum popolare. Lo scontro continua, in attesa di sapere cosa succederà a breve in New Jersey, con il nuovo Governatore che ha già promesso di avviare il processo di regolamentazione legale della cannabis ad uso ricreativo.
(Articolo aggiornato il 23 gennaio 2018)