La maggior parte degli oncologi USA ritiene che l’uso della cannabis terapeutica sia altrettanto o più efficace rispetto ai trattamenti convenzionali per la gestione dei sintomi del cancro, secondo i dati dell’indagine pubblicati su The Journal of Clinical Oncology.
Un gruppo di ricercatori guidati dagli studiosi della Dana Farber Cancer Clinic ha esaminato un campione significativo degli specialisti americani in oncologia sulle loro convinzioni per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia della terapia con cannabis. Il 65% degli intervistati ha dichiarato che la marijuana medica è ugualmente efficace o più efficace rispetto ai trattamenti standard per affrontare la perdita di appetito e/o la cachessia. La maggior parte degli intervistati ritiene inoltre che la cannabis sia sicura ed efficace come trattamento aggiuntivo per l’ansia e il dolore. La metà degli intervistati ha dichiarato che la cannabis è altrettanto efficace o più efficace dei farmaci convenzionali nel trattamento della nausea e il 70% considera la marijuana altrettanto sicura o più sicura degli oppioidi.
Il sondaggio ha anche riportato che circa l’ottanta percento degli oncologi si era impegnato in discussioni con i loro pazienti sull’uso della cannabis, sebbene in oltre la metà di quei casi fossero i pazienti o le loro famiglie, piuttosto che gli oncologi stessi, che hanno chiesto di parlarne.
La ricerca mette infine in luce la necessità di implementare la ricerca e la formazione medica sulla cannabis ad uso medicinale. Il 70% degli oncologi intervistati infatti no si sentiva sufficientemente informato per formulare raccomandazioni riguardo alla cannabis terapeutica.