Una bimba di sette anni malata di leucemia e’ divenuta per volonta’ della madre una delle piu’ giovani pazienti dell’Oregon ad essere curata con la marijuana, ma il padre non e’ d’accordo e’ si e’ rivolto alle autorita’ per la tutela dell’infanzia. Alla piccola Mykayla e’ stata diagnosticata la leucemia la scorsa primavera, e la madre, Erin, di 25 anni, ritiene che la marijuana l’aiuti a contenere gli effetti negativi della chemioterapia e anche a far recedere la malattia. Secondo quanto riferisce il giornale The Oregonian, le somministra in media un grammo di olio di cannabis al giorno, in due pillole. A volte le da’ anche dei biscotti fatti col burro di marijuana.
Mykayla dice che la cura la far star meglio. ‘Mi aiuta a mangiare e a dormire’, e anche ‘mi fa sentire felice e divertita’, ha affermato la bimba, citata dalla stessa fonte.
Il padre, Jesse, di 26 anni, vive in North Dakota ed e’ divorziato dalla madre, e teme che la cura possa avere una influenza negativa sullo sviluppo cerebrale della bambina.
In particolare dopo esserla andata a trovare lo scorso agosto.
‘Era completamente fatta’, ha detto. ‘Voleva solo stare sdraiata sul letto e giocare con i video-game’.
Mykayla e’ uno dei 2.201 malati di cancro autorizzati dallo stato dell’Oregon ad usare marijuana per scopi medici. In tutto lo stato ci sono attualmente 52 i bambini nelle stesse condizioni, che hanno una quadro clinico giudicato adeguato, oltre al consenso dei genitori e dei medici. Negli Stati Uniti sono 18 gli stati piu’ il District of Columbia che consentono la somministrazione di marijuana ai bambini per uso medico.
Il padre di Mykayala, che ha in passato fatto uso di marijuana, afferma di essere in linea di principio d’accordo, ma per cio’ che riguarda i maggiori di 16 anni.
La madre, che ha la custodia della piccola, sembra pero’ determinata ad andare avanti. ‘Provero’ qualsiasi cosa, per evitare che (mia figlia) finisca all’altro mondo’.