Il governo neozelandese ha esteso il divieto di fumare, gia’ esistente, alle prigioni; una misura che secondo il sindacato del personale carcerario causera’ scoppi di violenza. Il ministro per le misure di correzione Judith Collins ha annunciato che il divieto si applichera’ dal luglio del prossimo anno. ‘Non forniamo alcool ai prigionieri perche’ sono alcolizzati, o droghe se sono tossicodipendenti. Il personale di correzione ha molta pratica nel trattare persone dipendenti e nell’aiutarle a superare tale dipendenza’, ha detto Collins. Sara’ inoltre proibito possedere fiammiferi o accendini, che alcuni usano per compiere danneggiamenti, fondere plastica per fabbricare armi, o lanciare palle infuocate di carta igienica alle guardie’.
Il presidente del sindacato del personale di correzione, Beven Hanlon, ha avvertito che il divieto potra’ provocare disordini e ha ricordato che le sigarette fanno da sostituto per i detenuti instabili rimasti senza alcool o droga. Ha aggiunto che il tabacco diventera’ oggetto di mercato nero e guardie e volontari subiranno minacce per procurarlo.
Una ex detenuta ha detto a una Tv che le sigarette in prigione sono ‘come oro’ e il divieto peggiorera’ la corruzione. Le ha fatto eco l’esperto legale di diritti umani Michael Bott, secondo cui il divieto causera’ piu’ problemi di quanti ne risolva. ‘Il carcere e’ un ambiente tossico, sara’ reso ancora peggiore da una sciocchezza come questa’.