Chi sono i “growers” che coltivano cannabis in casa? Cerca di scoprirlo un questionario on line appena lanciato dal Global Cannabis Cultivation Research Consortium (GCCRC). Ne parliamo con Davide Fortin, ricercatore economico all’Università Sorbona di Parigi che collabora con Marijuana Policy Group, con cui ha elaborato modelli di regolamentazione e di vendita della cannabis nei paesi l’hanno legalizzata per poi monitorare l’impatto economico della legalizzazione. Negli ultimi anni ha avviato una serie di ricerche sui mercati italiani della cannabis, light/legale e illegale di cui presto leggerete anche su Fuoriluogo. Abbiamo chiesto a lui di presentarci questo nuovo questionario per la ricerca avviata dal Global Cannabis Cultivation Research Consortium sui “growers” che coltivano cannabis fra le pareti domestiche.
FL – Cos’è il Global Cannabis Cultivation Research Consortium e che obbiettivi avete con questa ricerca:
GCCRC rappresenta un consorzio internazionale di ricercatori interessati alla coltivazione domestica di cannabis. I suoi membri sono associati con università in 18 paesi dove studiano il fenomeno in modo indipendente senza finanziamenti da aziende private per evitare conflitti di interessi. Il questionario è rivolto a tutti i maggiorenni che coltivano o hanno coltivato almeno una pianta di cannabis e viene compilato in forma totalmente anonima. Il suo principale obiettivo è quindi fornire un ritratto fedele dei “growers” domestici italiani, in modo da informare l’opinione pubblica ed il legislatore in modo imparziale.
FL – Nel 2012 avete condotto una ricerca analoga, che risultati ha dato?
Con il contributo di oltre 6500 rispondenti da tutto il mondo, il team di ricerca è stato in grado di pubblicare più di 18 articoli scientifici che hanno contribuito a migliorare le conoscenze della comunità scientifica e del legislatore sulla coltivazione della cannabis. I temi di ricerca sono molto vari. Alcuni hanno analizzato come il rischio di avere rapporti con le Forze dell’Ordine varia tra paesi, mentre altri hanno verificato come le motivazioni principali influenzino il profilo del consumatore (ad es. con prescrizione medica, per prevenzione, per uso ricreativo, per rivendita). Altri ancora hanno esplorato i danni economici e sociali associati con la coltivazione, stimando come la maggioranza dei costi sociali derivino dall’attuale regime repressivo.
FL – Cosa vi aspettate da questa e come volete utilizzarne i risultati:
Oltre all’esperienza sulla coltivazione, questa nuova versione del questionario analizza aspetti legati al giardinaggio, ai metodi di coltivazione ed essiccazione, all’attivismo e alle altre motivazioni dietro alla scelta di coltivare la pianta. Al suo interno sarà anche possibile esprimere la propria opinione sulle politiche sulla coltivazione domestica di cannabis e sulle riforme necessarie per regolamentare il fenomeno (ad es. cannabis clubs). I risultati permetteranno di capire quali tipologie di informazioni i coltivatori sono disposti a condividere per poter coltivare la cannabis legalmente. Ci saranno poi delle domande rispetto all’impatto della pandemia per capire se abbia influenzato le scelte relative alla coltivazione di cannabis. Il questionario sarà on line per la compilazione sino a Gennaio 2021 e i risultati saranno analizzati e resi pubblici attraverso articoli scientifici e non vediamo l’ora di poterli condividere con Fuoriluogo!
Vai al questionario: https://curtin.au1.qualtrics.com/jfe/form/SV_8BodMskjrEouvid?&CountryURL=italy