La Corte Suprema del Kentuky ha rigettato la richiesta della Procura di perseguire penalmente due donne consumatrici di cocaina durante la gravidanza. Alla nascita, i due neonati erano risultati positivi alla sostanza.
La richiesta di incriminazione, che era giunta fino alla suprema istanza giudiziaria dello Stato, è stata rigettata da cinque giudici su sette. Nell’opinione di maggioranza, infatti, si elencano le possibili conseguenze di una incriminazione per “attentato alla vita del minore”. Tra queste la possibilità per la Procura di perseguire e sottrarre il minore alle donne che durante la gravidanza fumano sigarette, bevono alcool, oppure che guidano sopra il limite di velocità o senza cintura di sicurezza. Inoltre, spiega la corte, il feto non ha la protezione legale che la legge riconosce al minore già nato. Infine, spiega la corte, una incriminazione potrebbe spingere molte donne tossicodipendenti a non recarsi in strutture sanitarie durante la gravidanza e per il parto.