Alla crisi diplomatica tra Stati Uniti e Venezuela si aggiunge un nuovo capitolo, con Washington che mette all’indice tre stretti collaboratori del presidente Hugo Chavez, colpevoli di collaborare con le Forze armate rivoluzionarie di Colombia, inserite nella “blacklist” dagli Stati Uniti. Secondo l’amministrazione Bush, l’ex ministro degli Interni di Caracas, Ramon Rodriguez Chacin e due alti ufficiali dell’intelligence venezuelana, hanno aiutato le Farc a procurarsi armi per cercare di rovesciare il presidente colombiano, Alvaro Uribe, e hanno agevolato il traffico di cocaina. Accuse pesanti che si inseriscono in un ennesima “guerra fredda” tra Stati Uniti da una parte e Venezuela, Bolivia e Honduras dall’altra. Nelle ultime 48 ore, gli ambasciatori statunitensi a La Paz e Caracas hanno ricevuto l’ordine di lasciare il Paese, mentre il governo di Tegucigalpa ha rinviato a tempo indeterminate il riconoscimento delle credenziali del nuovo ambasciatore Americano nel Paese. Contemporaneamente Washington ha messo alla porta gli ambasciatori di Bolivia e Venezuela.