“Il governo marocchino sta facendo molto non solo nella lotta contro i trafficanti di droga, ma anche contro la produzione interna di marijuana, che e’ calata dell’80 per cento”. Lo spiega il funzionario della sezione antidroga della polizia giudiziaria marocchina, Bouchaib Tahini, ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL a margine della conferenza euro-africana sulla sicurezza in corso a Napoli. “Abbiamo preso provvedimenti di recente per proteggere il paese, in particolare lungo le frontiere, contro i flussi di immigrazione clandestina e contro il contrabbando di droga – aggiunge – Collaboriamo in questo campo con i paesi europei, non a caso le coltivazioni di cannabis in Marocco sono calate di recente dell’80 per cento e quelle che ci sono ancora si trovano in aree molto remote”.
“Prima eravamo un paese di passaggio per il traffico di droga dai paesi africani – prosegue – Ora arrivano navi dall’America Latina verso il Mali e da li’ la droga passa sul nostro territorio. Abbiamo scoperto che al-Qaeda aiuta questi gruppi”. Tahini accusa infine il Fronte Polisario di essere “colluso con i trafficanti di droga. Tutta la regione non conosce stabilita’ a causa della loro presenza – accusa – In molte indagini contro la criminalita’ e’ emersa la loro mano”.