La Corte federale statunitense della Columbia ha riconosciuto ieri all’unanimita’ colpevole di narcotraffico la guerrigliera colombiana Nayibe Rojas Valderrama, conosciuta come Sonia, in un verdetto che secondo il Ministro della Difesa colombiano, Juan Manuel Santos, prova che le Farc sono ‘il primo Cartello delle droghe del mondo’.
Intervistato da radio Rcn, Santos ha ricordato che la sentenza, che dovra’ essere quantificata da un altro tribunale il 4 maggio potendo raggiungere un massimo di 30 anni di carcere, ‘e’ la prima emessa dalla magistratura statunitense contro un responsabile delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc)’ e ‘dimostra l’efficacia della cooperazione fra Stati Uniti e Colombia nella lotta contro il terrorismo e la droga’. Estradata il 9 marzo 2005 dopo essere stata catturata nel dipartimento del Caqueta’, Sonia ha reso noto che presentera’ appello contro la sentenza, anche se esso si limitera’ solo ad una verifica della corretta applicazione della legge e non potra’ riaprire il caso.
Un altro dirigente delle Farc, Ricardo Palmera, alias Simon Trinidad, e’ stato estradato negli Usa il 31 dicembre 2004 e processato a Washington per responsabilita’ nel sequestro di tre cittadini statunitensi. Ma il 21 novembre scorso il processo e’ stato annullato non essendosi la giuria messa d’accordo sulla sua colpevolezza.
In passato le Farc hanno sempre respinto di essere un Cartello della droga, anche se hanno ammesso di riscuotere una imposta di guerra nelle zone dove hanno influenza ed esistono importanti piantagioni di coca. La settimana scorsa, ricorda infine Rcn, il direttore dell’unita’ operativa della Dea (l’ente antodroga statunitense), Michael Braun, ha affermato che le Farc ottengono fra 500 e 1.000 milioni di dollari l’anno per il traffico di droga.