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Forum Droghe, esprime la sua piena solidarietà ad Arcangelo Alfano, dirigente della Regione Toscana responsabile per le politiche sulle dipendenze, a fronte dell’ingiustificato attacco del direttore del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA) Giovanni Serpelloni.

E’ il caso di  mettere in evidenza anche le mistificazioni  che caratterizzano le campagne promozionali  a sostegno delle azioni del DPA. Vale per tutte la campagna, condotta dal DPA in tutta Italia, all’insegna dello slogan “Liberi da tutte le droghe, Liberi da tutte le mafie. Chi compra droga finanzia le mafie, le loro violenze e il terrorismo”, che rappresenta un classico e clamoroso esempio del noto fenomeno che va sotto la dizione “Colpevolizzazione della vittima” (Blaming the victim). Infatti  è ampiamente riconosciuto da parti internazionali autorevoli – per esempio, la Global Commission on Drug Policy – che la principale causa dello strapotere delle organizzazioni criminali coinvolte nel narcotraffico, delle inaudite violenze che ne derivano , delle ricadute economiche e sociali negative e dei danni fisici e psicosociali a innumerevoli consumatori, risiede nel modo in cui viene condotta la Guerra alla droga dichiarata nel 1971 dal presidente degli Sati Uniti Richard Nixon.

La sistematica denigrazione di chiunque sia in disaccordo con la discutibile politica del dipartimento stesso è una conferma del metodo Boffo. Nel caso particolare dell’attacco alla Regione Toscana, i dati resi pubblici nei giorni scorsi dal Centro Operativo Aids (Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità, vol. 6, n.9, Suppl.1, 2013), pur evidenziando la gravità del perdurante verificarsi di nuove infezioni da HIV, dovute almeno in buona parte ai gravi ostacoli frapposti dallo stesso DPA agli interventi mirati alla Riduzione del danno, non mostrano significative differenze tra la Regione Toscana e la media delle altre Regioni del Centro-Nord. Per quanto riguarda il consumo di cocaina e le stime ricavate dalle acque reflue, c’è bisogno di ricerche validate e non di terroristiche manipolazioni. Il Presidente del Consiglio Letta ha conservato la delega per la politica sulle droghe e quindi ha l’obbligo di porre fine a una gestione autocratica del Dipartimento antidroga.

L’iconoclasta