Rimini, 11 giugno 2008- A guidare la ‘crociata’ c’è il vicesindaco e assessore al turismo di Rimini. Ma questa volta Maurizio Melucci non sarà solo. Perché con lui si sono schierati gli assessori di altri dieci comuni della Riviera romagnola. Di tutta la costa, dal Ravennate a Cattolica, con la sola eccezione del sindaco di Ravenna stessa, Fabrizio Matteucci. Gli altri, tutti uniti contro la proposta del sottosegretario Carlo Giovanardi, intenzionato ad estendere il divieto di vendita degli alcolici dopo le 2 di notte a ogni locale, compresi bar e pub.
Una proposta che ha subito suscitato le ire delle categorie (durissime le reazioni di Confesercenti Ravenna e Confcommercio Rimini), e fa tremare gli amministratori. Convinti, la maggioranza di loro, che “non sia questa la strada per combattere le stragi del sabato sera”. Melucci e gli altri assessori non si limiteranno a dichiararlo a voce. Lo scriveranno nel documento che verrà reso noto probabilmente già oggi e inviato a Giovanardi stesso.
“Sia chiaro — precisa Melucci — che noi tutti siamo convinti fermamente che si possa e si debba fare di più per prevenire gli incidenti e aumentare la sicurezza, però non è questo il modo per risolvere i problemi. Quella di Giovanardi è una proposta bacchettona, che sa di proibizionismo». Senza contare il «grave danno economico al turismo. Già l’attuale legge (con lo stop agli alcolici dopo le 2 nelle disco e nei locali che fanno intrattenimento) ha creato parecchi disagi: estenderlo a tutti i locali sarebbe un disastro…”.