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Ben venga il chiarimento del governo sulla garanzia che il CRA di Rovigo non verrà chiuso. Resta tuttavia il fatto che non è stato mai stato chiaramente spiegato il perché dell’esclusione del CRA come produttore di “materia prima” (a parte la fornitura di piantine da coltivare a Firenze): tutto questo rischia di creare ritardi nella produzione e generare un ovvio aumento dei costi. Perdura il rischio di un’insufficienza – almeno per un congruo periodo di tempo – della produzione made in Italy rispetto alla domanda.

L’iconoclasta