Seguendo l’esempio di Rio de Janeiro, anche l’amministrazione statale di San Paolo ha annunciato il ricovero coatto dei consumatori di crack in apposite strutture ospedaliere, affinche’ possano disintossicarsi.
Secondo il governatore, Geraldo Alckmin, il ricovero coatto avverra’ nelle situazioni piu’ gravi, quando il tossicodipendente dimostrera’ di non essere in grado di decidere autonomamente per effetto della droga. In questo caso, sara’ condotto al Centro di riferimento per alcol, fumo e altre droghe (Cratod), nel quartiere paulista di Bom Retiro, dove un giudice, un pubblico ministero e alcuni avvocati valuteranno se potra’ scattare l’internamento obbligatorio.
La misura viene tuttavia criticata da piu’ lati. A Rio, dove e’ da pochi mesi entrata in vigore, sono gia’ scattate le prime polemiche: un consumatore di appena 10 anni e’ infatti morto dopo essere stato investito da un’auto mentre cercava di fuggire dagli assistenti sociali che volevano ricoverarlo a forza. Il vicesindaco, Adilson Pires, ha orientato la segreteria comunale responsabile per le operazioni (Smas) a rivedere i procedimenti di abbordaggio, soprattutto nei confronti dei minorenni.