Oakland, in California, e’ la prima citta’ degli Stati Uniti ad aver detto si’ alla tassazione della marijuana per scopi terapeutici. A grande maggioranza il Consiglio Comunale ha votato affinche’ le quattro farmacie cittadine autorizzate alla vendita della sostanza debbano pagare una tassa dell’1,8% sugli incassi lordi: il che vuol dire 18 dollari per ogni 1.000 dollari di marijuana venduti.
Alla Oaksterdam University, dove lo studio della marijuana a scopi medici fa parte delle materie d’insegnamento, sono stati in molti a festeggiare con sigarette alla cannabis e spinelli di marijuana.
Secondo i leader della associazioni pro-cannabis, la tassa sulla marijuana sara’ un toccasana per le casse comunali.
‘Oakland si trova in una situazione di pesante deficit economico e noi siamo felici di poter dare il nostro contributo’, ha affermato Steve De Angelo, uno dei fornitori autorizzati.
Al contrario, gli oppositori ritengono che la tassazione della marijuana mandi un messaggio sbagliato alla comunita’, il primo passo verso una sua definitiva legalizzazione. ‘Far pagare le tasse su una droga illegale per lo Stato federale e’ inaccettabile – ha dichiarato Paul Chabot della coalizione per la California Libera dalle Droghe – Mai, neppure nei tempi peggiori, ci si dovrebbe rivolgere alle sostanze illegali’.