«Alla conferenza Onu di Vienna sulla droga, l’unico alleato del governo italiano è la Santa Sede. Lo dico da prete: c’è un’alleanza tra Italia e Vaticano nonostante gli scienziati diano altre linee»: lo ha detto ieri alla controconferenza di Trieste don Andrea Gallo. Parlando delle politiche antidroga in Italia, il prelato, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, ha detto di considerare gli ultimi trent’anni «una strage mafiosa: lo Stato vuole continuare ad essere complice? Noi no, ecco perchè non vogliamo barare con i giovani». Oltre all’assenza della Comunità di San Patrignano, alla Conferenza governativa si registra anche l’assenza della Comunità di San Benedetto al Porto, su posizioni radicalmente opposte a quella fondata da Muccioli. Don Gallo ha voluto però partecipare alla controconferenza di operatori sociali di tutt’Italia organizzata a Trieste. «Oggi per essere onesti – ha detto – bisognerebbe dichiarare che la guerra all’offerta di droga è fallita, che non bisogna continuare a demonizzare chi usa droga e che non bisogna dire che è una bestemmia la strategia del danno»