A Roma, l’Agenzia Capitolina per le Tossicodipendenze ha reso pubblico l’esito dei bandi per l’affidamento dei nuovi servizi cittadini contro le tossicodipendenze. Il risultato dei bandi è assolutamente poco credibile: enti gestori (cooperative sociali e associazioni) che da molti anni lavorano con l’amministrazione comunale sono state spazzate via, fino al caso della completa “epurazione” della Cooperativa Il Cammino, che tra gli altri servizi gestisce da 25 anni la Comunità di Città della Pieve, ora passata ad altro gestore.
Cooperative e associazioni che per anni hanno collaborato nella gestione dei servizi per le dipendenze con il Comune di Roma garantendo professionalità, soddisfazione dell’utenza presa in carico, riconoscimenti dalla rete dei servizi pubblici e privati del territorio, sono divenute, secondo Alemanno e la sua giunta, improvvisamente incapaci di ottenere il minimo risultato in una gara pubblica: crediamo, al contrario, che siamo in presenza di uno scenario frutto di una decisione politica stabilita a tavolino per spazzare via realtà indesiderate da tempo, realtà convintamene impegnate anche in politiche di riduzione del danno, notoriamente osteggiate dall’attuale amministrazione. Un risultato così netto va letto come “epurazione” ad opera di chi, attraverso un’apparente correttezza formale (tutta da verificare), ha realizzato un disegno programmato da tempo.
Ora bisognerà affrontare il passaggio delle consegne ai vincitori dei bandi in merito agli utenti in carico: trattandosi di percorsi terapeutici individualizzati in corso, è difficile immaginare una metodologia indolore per le persone coinvolte e per il personale a loro fianco impegnato.
Prevediamo almeno 50 lavoratori disoccupati dal 1 aprile, che chiaramente per le cooperative “epurate” sarà impossibile assorbire. Considerando che l’ACT non ha proceduto alla dovuta concertazione con le parti sociali in occasione della stesura del bando, non sono previste forme di tutela per il personale.
Le politiche fin qui attivate dall’Assessorato Politiche Educative e dall’Agenzia Tossicodipendenze hanno prodotto un’incomprensibile programmazione degli interventi che non rispondono ai reali bisogni della città, ridimensionando enormemente i servizi di riduzione del danno, indispensabili per la salute di centinaia di cittadini romani, a favore di programmi di prevenzione generici ed inefficaci, emarginando i servizi e le istituzioni pubbliche territoriali (Sert e Municipi).
Chiediamo un ripensamento complessivo dell’indirizzo politico, programmatico e gestionale. Riteniamo ormai indispensabile l’abolizione dell’Agenzia Tossicodipendenze, inutile apparato burocratico che sottrae risorse, già scarse, alla realizzazione degli interventi nell’ambito delle dipendenze. Noi intendiamo contrastare questa arrogante e prepotente gestione della cosa pubblica; abbiamo convocato un’assemblea pubblica presso il Cinema Palazzo a San Lorenzo alle 10.00 di sabato 3 marzo per informare, riflettere sull’accaduto e promuovere una strategia comune finalizzata a bloccare la politica della Giunta Alemanno nell’ambito dei servizi sociali ed in particolare gli affidamenti decisi con gli esiti dei bandi. Siete invitati.