Il presidente Barack Obama ha fatto domenica sera a sorpresa la prima visita a Kabul da quando e’ alla Casa Bianca per ricevere un rapporto diretto dai comandanti militari sull’andamento delle guerra e per esortare il presidente Hamid Karzai ad un maggiore impegno nel buon governo del paese aumentando l’impegno nella lotta alla corruzione e al rispetto della legalita’.
Il presidente Obama, parlando alle truppe radunate nella base militare di Bagram, si e’ impegnato a ‘ impedire un ritorno al potere dei talebani. Sono assolutamente convinto che chiuderemo con un successo la nostra missione’.
La Casa Bianca ha rivelato che i dirigenti afgani erano stati informati solo giovedi’ del blitz notturno di Obama. L’aereo del presidente e’ atterrato nella sera di domenica sulla pista della base militare Usa a Bagram, protetto dalla oscurita’. Il presidente e’ stato accolto sulla pista dal generale Stanely McChrystal e dall’ambasciatore Usa a Kabul Karl Eikenberry.
Il presidente Obama si e’ trasferito quindi in elicottero al palazzo presidenziale di Karzai, a Kabul, per incontrare il presidente afgano ed i membri del suo governo. La Casa Bianca ha insistito perche’ gran parte dei colloqui, iniziati con un faccia a faccia tra Obama e Karzai, fossero estesi al resto del governo afgano che include numerosi ministri che, a giudizio di Washington, dovrebbero avere un ruolo piu’ importante nella battaglia alla corruzione ed ai favoritismi.
Il presidente Obama, parlando ai giornalisti dopo il colloquio con Karzai (che e’ stato invitato a recarsi a Washington il 12 maggio), ha detto di essere ‘incoraggiato dai progressi avvenuti in Afghanistan nella campagna militare contro l’estremismo’.
Il presidente Obama ha sottolineato di voler vedere gli stessi progressi ‘anche sul fronte civile nel campo del buon governo, del rispetto della legge, della lotta alla corruzione’.
‘Tutto cio’ finira’ col produrre un Afghanistan piu’ prospero e piu’ sicuro’, ha aggiunto Obama, che aveva al suo fianco Karzai.
Durante il viaggio dell’Air Force One verso l’Afghanistan il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, generale James Jones, aveva elencato in modo piu’ esplicito le questioni dove il presidente Obama intendeva esortare Karzai ad un maggiore impegno nel suo secondo mandato: ‘un sistema di nomine basato sul merito, lotta alla corruzione, lotta ai narcotrafficanti (che sono il motore economico degli insorti)’.
Il presidente Obama, che si era gia’ recato nel 2008 in Afghanistan come candidato presidenziale, aveva espresso da tempo il desiderio di fare la sua prima visita a Kabul da presidente ma problemi logistici e anche di maltempo avevano finora impedito la visita.
Obama ha ordinato nel dicembre scorso l’invio di altri 30 mila soldati Usa in Afghanistan fissando nello stesso tempo per la meta’ del 2011 l’inizio del ritiro delle forze militari americane dal paese. Parlando alle truppe, prima di ripartire per Washington, Obama ha sottolineato che la missione delle forze Usa e’ quella di ‘consentire al popolo afgano di consolidare una pace duramente conquistata’.
Obama ha detto di ‘avere grande fiducia che le forze dell’ alleanza concluderanno con successo la missione in Afghanistan.
L’America e’ unita nel sostegno alle nostre truppe: tutto il paese e’ con voi’, ha detto il presidente Usa tra gli applausi dei militari.
GB: CORRUZIONE E USO DI DROGHE NELLA POLIZIA AFGHANA – Vi è grande preoccupazione al ministero degli Esteri britannico per gli scarsi progressi nell’addestramento delle forze armate e della polizia afgana.
Corruzione, diserzione e abuso di droga tra le file dei poliziotti afgani minano fortemente il progetto di un passaggio di consegne nella lotta contro i talebani e le possibilità britanniche di un ritiro dal Paese.
Scrive oggi l’Independent on Sunday, che i responsabili del Foreign Office, in una serie di rapporti, denunciano il bassissimo standard culturale e anche fisico dei candidati afgani. Si sostiene inoltre che i test anti-droga per i potenziali poliziotti dovrebbero essere obbligatori.
Il Foreign Office non ha voluto commentare le informazioni trapelate, ma ha affermato che “le sfide della riforma della polizia (afgana) sono significative e a lungo termine”.
Di tenore simile quanto scritto oggi anche dal Sunday Telegraph, secondo il quale in un rapporto del rappresentante speciale britannico per la regione, Sherard Cowper-Coles, emerge il forte malcontento nei confronti dell’incompetenza dei funzionari e delle alte cariche di Kabul.
RUSSIA ACCUSA USA DI CONNIVENZA CON IL NARCOTRAFFICO – La Russia ha accusato gli Usa di essere sostanzialmente conniventi con i trafficanti di droga dell’Afghanistan vista la loro decisione di non distruggere le piantagioni di papavero da oppio nel sud del Paese.
In un comunicato diffuso dalla sua ambasciata a Kabul, nel giorno della visita lampo a sorpresa del presidente Barack Obama, Mosca ricorda che i Marines americani che sono entrati nella provincia di Helmand hanno assicurato agli agricoltori che non e’ loro intenzione impedire la produzione.
I progetti statunitensi prevedono infatti l’acquisto di tutto il papavero prodotto e la vendita ai coltivatori di semi di altri prodotti da piantare in sostituzione.
‘Riteniamo pero’ – sostiene il ministero degli Esteri russo – che questa posizione sia in contrasto con le decisioni sui problemi del narcotraffico in Afghanistan prese nell’ambito dell’Onu e di altri organismi internazionali”.
Se la Nato non vuole procedere direttamente allo sradicamento delle piantagioni, insiste il comunicato russo, allora dovrebbe fornire adeguata copertura all’esercito afghano incaricato dell’azione di bonifica.
Non distruggere le piantagioni di papavero, si dice infine, significa ‘ignorare il fatto che migliaia di persone muoiono per l’uso di eroina, anche nello stesso Afghanistan’.