Quanto sono tossici i soldati austriaci? Nel 10-15% delle reclute sottoposte a visita per il servizio militare e’ riscontrabile l’uso di droghe. E a est del Paese, soprattutto nell’area metropolitana di Vienna, la quota e’ superiore al 15%, come risulta allo stato maggiore del Ministro della difesa, Norbert Darabos.
In effetti, il problema e’ ben noto in ambito militare. “Non c’e’ da smentire”, dice Michael Bauer, portavoce del ministero della Difesa. Mancano invece cifre precise su come si sia sviluppato l’uso di droghe tra i soldati negli ultimi anni. Concentrazioni di casi -come nel battaglione corazzato 33 di Zwoelfaxing, dove, secondo rapporti giornalistici quasi il 25% dei militari era sotto l’effetto di droghe- non sono confermate: i dati non sono riferibili alle singole caserme, si precisa.
Se sul consumo di droghe c’e’ piu’ chiarezza nell’esercito rispetto ad altre organizzazioni e luoghi di lavoro, dipende anche dal fatto che nelle caserme i test sono standard, sia durante la selezione sia alla visita di leva. E nel periodo della loro permanenza, le reclute sono spesso soggette a test casuali. Quando poi ci sono dei sospetti, ad esempio per un comportamento anomalo di un soldato, scatta un’ispezione accurata in tutta la camerata. E ogni tanto vengono impiegati anche cani antidroga.
Segnalazione, controlli, congedo
Se un soldato risulta positivo al test, e’ segnalato all’autorita’ circondariale di competenza e vengono adottate misure disciplinari. Verra’ escluso da operazioni delicate -non potra’ essere impiegato come autista, per esempio. Inoltre, dovra’ sottoporsi regolarmente al test antidroga, e se per tre volte consecutive risulta positivo, sara’ congedato. Ma se qualcuno spera in tal modo di sfuggire al servizio militare, si sbaglia; sara’ richiamato in seguito, fino a quando non avra’ espletato completamente i suoi obblighi. “In ogni caso, consumare droga non e’ motivo d’inabilita'”, spiega il portavoce Bauer. A meno che non ci siano ragioni sanitarie tali da rendere il servizio militare del tutto incompatibile. “Se qualcuno assume eroina per sette anni, non ce la fara’ fisicamente a sopportare il servizio”. Ma anche in questo caso spesso viene decretata solo l’inabilita’ temporanea.
L’esercito e’ intenzionato ad agire di piu’ sulla prevenzione. Cosi’, l’anno scorso sono stati istituiti alcuni corsi d’aggiornamento per istruttori e personale sanitario ed e’ stata avviata una cooperazione con strutture d’assistenza giovanile. Per quanto riguarda il consumo di droghe prima del servizio militare, poco si puo’ fare, dicono al ministero della Difesa. “L’esercito”, spiega Bauer, “non e’ che lo specchio della societa'”.