In tutto il mondo, migliaia di persone che fanno uso di droghe sono forzatamente internate in centri di trattamento privati, e qui sottoposte a trattamenti contro la loro volontà che possono sfociare in tortura. Dall’India al Guatemala e al Brasile, una serie di orribili abusi sono abitualmente riportati in queste strutture. Tra questi si segnalano in particolare trattamenti medici inappropriati, isolamento prolungato, lavoro forzato, violenza sessuale e e percosse, che a volte portano anche alla morte.
In questa nota inviata nei giorni scorsi al Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla Tortura, l’International Drug Policy Consortium (IDPC) di cui Forum Droghe è membro, identifica quattro fattori sistematici che favoriscono episodi di tortura e maltrattamento nei centri di trattamento per droghe privati, basandosi su prove empiriche provenienti da tutto il mondo.
- La stigmatizzazione e la criminalizzazione delle persone che fanno uso di droghe, che alimentano gli abusi e agiscono come scudo rispetto all’obbligo di rendere conto del proprio operato da parte delle Istituzioni pubbliche o private che siano;
- La prevalenza dei programmi obbligatori per il trattamento dalla dipendenza da droghe;
- L’assenza di una gamma di servizi di trattamento delle droghe realmente accessibili forniti dalle autorità pubbliche, basati sull’evidenza scientifica e conformi ai diritti umani;
- La sistematica mancanza di meccanismi pubblici nell’autorizzazione e monitoraggio dei centri privati, e per indagare e fornire giustizia per gli abusi subiti.
Per adempiere ai propri obblighi internazionali in materia di diritti umani e in particolare nel prevenire la tortura e i maltrattamenti, gli Stati devono affrontare questi quattro fattori altamente problematici. Questo include porre il tema della decriminalizzazione dell’uso personale di droghe, e provvedere affinchè vi sia la garanzia che le organizzazioni delle persone che fanno uso di droghe siano messe in grado di partecipare alla creazione e alla supervisione di quadri normativi certi per i centri di trattamento per droghe privati.