Il sociologo, scrittore e giornalista tedesco Gunter Amendt, considerato tra i maggiori esperti internazionali sulla questione delle droghe, teorico dell’antiproibizionismo, e’ morto ad Amburgo all’eta’ di 71 anni. Il decesso e’ avvenuto sabato sera in seguito al suo coinvolgimento in un terribile incidente automobilistico. Tra i libri di Amendttradotti in italiano figurano ‘Il movimento degli studenti medi in Germania’ (Einaudi, 1970), ‘Le nuove droghe’ (Feltrinelli 1998) e ‘No drugs no future. Le droghe nell’eta’ dell’ansia sociale’ (Feltrinelli,2004). Ha stilato la voce ‘Droghe’ nel ‘Lessico postfordista’ (Feltrinelli, 2001).
Allievo del filosofo tedesco Theodore W. Adorno, esponente principale della Scuola di Francoforte, Amendt apparve con forza sulla scena culturale in Germania nel 1968, dopo l’attentato al leader studentesco Rudi Dutschke, facendosi immediatamente riconoscere come suo successore. Dotato di una prosa acuta e provocatoria, sempre venata di humour anche nell’affrontare gli argomenti piu’ seri, Gunter Amendt e’ stato l’autore del bestseller da mezzo milione di copie sulla liberazione sessuale “Sex Front” (1970), considerato uno dei libri’ tedeschi piu’ importanti degli anni Settanta.
Esperto di controculture e musica Amendt e’ stato uno di pochi giornalisti accreditati a poter seguire insieme alla band alcune tournee di Bob Dylan, tra cui la “Reunion Sundown” con Joan Baez e Santana, da cui ha tratto un libro cult fra i fan di Dylan. Da anni il sociologo tedesco si era dedicato, con l’usuale capacita’ e freddezza analitica, allo studio sull’uso delle droghe nella societa’ contemporanea. Nel saggio ‘No drugs no future’ Amendt sostiene che il consumo di droghe e farmaci e’ motivato dall’alto livello di prestazione richiesto dal nostro vivere contemporaneo.