Il grafico australiano Martin Sharp, co-fondatore della rivista underground Oz e autore di numerose raccolte per i Cream, Bob Dylan e Jimi Hendrix, e’ morto ieri all’eta’ di 71 anni, cosi’ come fanno sapere i media australiani. La morte dell’artista, che soffriva di enfisema, e’ stata confermata dal suo amico Garry Shead al giornale “Sydney Morning Herald”. Formatosi alla National Art School di Sydney, Sharp fonda con Richard Neville e Richard Walsh la rivista Oz, il cui numero zero esce il 1 aprile 1963. Il trio e’ immediatamente perseguito dalla censura in virtu’ del contenuto satirico e licenzioso della rivista. Un copertina del 1964 mostra Neville e due comparse mentre urinano su un’opera murale dello scultore Tom Bass, qualificato dai suoi profanatori come “orinatorio di bronzo”. Condannato alla galera ma assolto in appello nel 1966 sotto la pressione popolare, Sharp si insedia a Londra dove Oz mantiene la sua linea corrosiva contro il conservatorismo culturale, intellettuale e politico. Ma l’australiano si affermera’ soprattutto come uno dei disegnatori e grafici piu’ dotati della sua generazione. Sotto l’influenza conclamata di Van Gogh, produce delle raccolte allucinogene per i grandi nomi del rock hippie, tra cui Donovan, Dylan, Hendrix e i Cream, il gruppo di Eric Clapton, andando ben oltre i canoni dell’accademia pittorica. La Gioconda (“Amatemi, io sono laida”) viene presentata con uno spinello mentre alla volta della cappella Sistina vengono aggiunti dei fiori campestri… Sharp, che scriveva testi anche per i Cream, era ritornato a vivere a Sydney negli anni 70.