Nel gennaio 2021, l’International Drug Policy Consortium (IDPC) ha approvato il suo piano strategico per il 2021-2023, dopo un periodo di consultazione con i membri e partner. Il Piano Strategico consolida ulteriormente la posizione di IDPC come rete globale di riforma della politica in materia di droghe, con oltre quindici anni di esperienza e in costante crescita in termini di reputazione, dimensioni, portata e influenza.
Cos’è IDPC?
L’International Drug Policy Consortium (IDPC) è una rete globale di 192 ONG (fra cui Forum Droghe) specializzate nelle questioni relative alle droghe illecite. IDPC mira a promuovere un dibattito obiettivo e aperto sull’efficacia, sulla direzione e sul contenuto delle politiche delle droghe a livello nazionale e internazionale e sostiene le politiche basate sulle evidenze scientifiche che si sono rivelate efficaci nel ridurre il danno correlato alle droghe. IDPC produce dei documenti di approfondimento (briefing papers), promuove la divulgazione dei rapporti prodotti dalle organizzazioni affiliate su particolari materie relative alle droghe, e offre ai decisori politici e ai funzionari di tutto il mondo la consulenza di esperti. I membri di IDPC hanno una vasta esperienza e competenza nell’analisi delle politiche e delle problematiche relative alle droghe, e contribuiscono al dibattito sulle politiche a livello nazionale e internazionale.
IDPC conta tra i suoi membri organizzazioni non governative e reti professionali di tutto il mondo che si interessano di politiche delle droghe e hanno competenze specifiche in questo campo. La gestione della rete è affidata a un direttivo, composto da rappresentanti delle 10 regioni, e ad un segretariato che ha sede presso Release, l’organizzazione britannica che si occupa di droghe e assistenza legale.
Il piano strategico 2021-2023
Il piano strategico IDPC 2021-2023 guiderà la rete mentre si basa sull’indirizzo globale ritenuto irreversibile verso la riforma delle politiche sulle droghe, rafforzando i partenariati e approfondendo i legami di solidarietà con movimenti che la pensano allo stesso modo contro l’oppressione.
Il nuovo Piano Strategico aggiorna anche la visione e la missione della rete, riflettendo la maturità, l’ambizione e lo scopo del movimento. Come con i precedenti piani strategici, l’approccio IDPC si basa sul “contributo” piuttosto che sull'”attribuzione” e ogni attività pianificata verrà svolta insieme ai membri IDPC e ad altri partner, comprese le reti comunitarie.
Pilastri strategici
Come i suoi predecessori, questo Piano Strategico è costruito attorno ai pilastri del lavoro che hanno efficacemente definito e strutturato il lavoro di IDPC per molti anni:
- Reti e comunicazioni (Compreso il coinvolgimento dei media).
- Costruire le evidenze (Ricerche e pubblicazioni).
- Advocacy internazionale (Anche nelle principali sedi delle Nazioni Unite per conto della rete).
- Advocacy a livello regionale e nazionale (Comprese campagne e altri impegni per sostenere il lavoro dei membri).
Inoltre, questo Piano Strategico integra un quinto pilastro:
- Rafforzamento delle capacità, per rispondere alla domanda sempre crescente di formazione, assistenza tecnica e supporto per una vasta gamma di auditori, aree regionali e argomenti, nonché il ruolo crescente di IDPC come principale destinatario di sovvenzioni, coordinatore di progetti e fornitore di sovvenzioni secondarie per un’ampia gamma di soggetti della società civile e di partner di base comunitaria.
Aree prioritarie
Per la prima volta, il nuovo piano strategico di IDPC definisce anche cinque “aree prioritarie” per il 2021-2023, a seguito di consultazioni e discussioni con i membri e i partner di IDPC:
- Decriminalizzazione e riforme della giustizia penale.
- L’impatto della politica in materia di droga sulle donne.
- La campagna globale Support Don’t Punish.
- Coinvolgimento trasversale delle Nazioni Unite sulla base della posizione comune.
- Proteggere lo spazio della società civile e costruire alleanze.
Entro la fine del 2023…
La rete IDPC avrà assunto una posizione chiara di leader, guidando lo slancio e riforme tangibili verso la giustizia sociale e il rispetto dei diritti umani a tutti i livelli. Le risposte punitive, razziste e inefficaci che hanno dominato in certi contesti saranno state ridotte, rallentate e contenstate a gran voce. Mentre la Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti si prepara per il suo prossimo incontro di alto livello nel 2024, la rete IDPC avrà partecipato in modo significativo al processo, evidenziando sia i fallimenti che le soluzioni nella risposta alle droghe. I nostri stessi membri saranno cresciuti in termini di diversità, competenza e capacità. Saranno stati compiuti progressi significativi in tutte e cinque le “aree prioritarie” identificate: molte più giurisdizioni avranno decriminalizzato i reati legati alla droga; i problemi che devono affrontare le donne che fanno uso di droghe saranno diventati una parte centrale della risposta; La campagna Support! Don’t Punish avrà continuato a crescere in scala, riconoscimento e impatto; l’azione progressiva e trasversale delle Nazioni Unite sarà diventata una norma irreversibile; e la società civile avrà avuto il potere di svolgere il suo ruolo vitale di pilastro della democrazia e della giustizia.