Il Consiglio pubblico per la diffusione radiofonica e televisiva (Conartel) ha comunicato d’aver proibito la pubblicita’ allusiva al consumo di droghe, finanziata da settori contrari alla nuova Costituzione soggetta a referendum il 28 settembre.
L’organismo statale ha disposto che i mezzi audiovisivi “sospendano immediatamente la trasmissione della pubblcita'” dopo aver rilevato che nella campagna dell’opposizione si dice che “il consumo di droghe sara’ un diritto” e “nessuno potra’ essere punito se si droga” e “la droga sara’ di tutti”. Conartel si e’ deciso a “notificare ai concessionari delle stazioni di radiodiffusione e televisive il divieto di trasmettere programmi o pubblicita’ allusive al consumo di droghe e altre sostanze stupefacenti o psicotrope, apologia di reati e altri atti riguardanti la dignita’ dell’essere umano”. L’organo di controllo ha preso questa decisione in una sessione straordinaria indetta dopo che il presidente, Rafael Correa, ha accusato l’opposizione di voler diffondere una campagna sulla presunta legalizzazione della droga che sarebbe contenuta nella nuova Costituzione.
Correa ha spiegato che il progetto costituzionale depenalizza il consumo di droghe ma non le legalizza. Ha chiarito che in base alla nuova Costituzione, “le dipendenze sono un problema di sanita’ pubblica”, e cio’ significa che spetta allo Stato elaborare programmi di prevenzione e controllo del consumo di alcol, tabacco e sostanze stupefacenti e psicotrope.
La Costituzione sottoposta al voto propone che i consumatori ottengano una riabilitazione da parte dello Stato e “in nessun caso si permettera’ la loro criminalizzazione ne’ si violeranno i loro diritti costituzionali”.