I ricercatori dell’Università dell’Alabama hanno recentemente pubblicato uno studio clinico sulla rivista Epilepsy & Behavior che riporta gli effetti a lungo termine dell’uso di CBD naturale nel trattamento dell’epilessia farmaco resistente. Secondo lo studio la somministrazione di CBD di origine naturale, in particolare il farmaco Epidiolex approvato nel 2018 dalla FDA e recentemente registrato anche presso l’EMA, permette un sostenuto sollievo dalle crisi epilettiche sia nei bambini che negli adulti.
La ricerca ha coinvolto 89 bambini e 80 adulti, tutti sofferenti di forme di epilessia farmaco resistenti, seguendoli per un periodo di 2 anni. Per i ricercatori statunitensi la percentuale di bambini che hanno avuto una diminuzione del 50% o più delle crisi epilettiche è stata del 44% dopo un mese, 41% dopo un anno e 61% dopo due anni di somministrazione, mentre per gli adulti queste percentuali sono state del 34%, 53% e 71%. Gli autori hanno concluso che “il nostro studio fornisce ulteriori evidence di una notevole riduzione della frequenza e della gravità delle crisi epilettiche nelle epilessie farmaco resistenti dopo 2 anni di trattamento con CBD altamente purificato”.
Un precedente studio, pubblicato l’anno scorso sulla stessa rivista, aveva escluso un qualsiasi impatto cognitivo dell’uso a lungo termine dell’epidiolex nei pazienti con epilessia farmaco resistente. Nei 38 casi di pazienti pedriatici presi in esame, tutti con un utilizzo più che quotidiano dell’estratto di CBD, “non ci sono cambiamenti statisticamente rilevanti nelle funzioni cognitive”. Inoltre oltre il 70% dei pazienti aveva ottenuto un miglioramento significativo nel controllo delle crisi.
In Italia l’epidiolex è ancora in attesa di autorizzazione, dopo che è stato sospeso il decreto che inspiegabilmente inseriva gli estratti di CBD nella tabella dei farmaci contenenti stupefacenti della legge 309/90. Ricordiamo che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle sue recenti raccomandazioni sulla cannabis, ha dichiarato il Cannabidiolo sostanza senza alcun effetto stupefacente e quindi da escludere dal sistema di controllo internazionale. Nonostante la raccomandazione non sia stata approvata dalla Commission on Narcotic Drugs, resta la sua validità scientifica. Ci si augura che presto il nostro paese ritrovi la normalità e una soluzione che permetta, fuori dal Testo Unico sulle droghe, sia l’ingresso in commercio dei farmaci a base di CBD che la salvaguardia del mercato degli integratori alimentari con estratti di Cannabidiolo.
[Fonte NORML]