La Colombia ha estradato il suo ultimo grande barone della droga, Daniel Barrera, in Usa, dove una taglia di 5 milioni di dollari era stata offerta per la sua cattura. Lo hanno fatto sapere le autorita’. Soprannominato “el loco” (il pazzo ndr), Daniel Barrera, che era stato arrestato l’anno scorso in Venezuela e trasferito in Colombia, e’ stato consegnato agli agenti dell’agenzia americana di lotta alla droga (DEA) di Bogota’, prima di imbarcarlo su un aereo in direzione New York. “E’ la fine dell’ultimo grande capo degli anni 80”, ha detto il capo della polizia colombiana, il generale José Roberto Leon, nel corso di una conferenza stampa alla base aerea della polizia antidroga, dove il trafficante 43enne e’ stato presentato alla stampa con in dosso un giubbotto antiproiettile. “Cosi’ si arresta la prima generazione dei grandi trafficanti di droga colombiani”, ha aggiunto Leon. Ricercato da diverse procure americane, a New York e nello Stato della Florida, Barrera, originario di Cali, ex-capo dei grandi cartelli colombiani degli anni 80-90, era specializzato nel traffico di cocaina verso gli Stati Uniti.
Anche se l’attivita’ delle organizzazioni di trafficanti si e’ ridotta in Colombia, il Paese rimane il primo produttore mondiale di cocaina, testa a testa con il Peru’, con una produzione di 345 tonnellate annuali durante l’anno passato, secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite. La quantita’ totale di cocaina importata dall’organizzazione di Barrera negli Usa e in Europa e’ valutata in piu’ di 900 tonnellate tra il 1992 e il 2012. Secondo le autorita’ di Bogota’, Barrera era in combutta con la guerriglia marxista delle Farc (Forze armate rivoluzionarie di Colombia), che attualmente stanno conducendo delle trattative di pace con il Governo, nonche’ altre bande criminali di ex- miliziani paramilitari di estrema destra.
Il trafficante colombiano si era apparentemente installato nel 2008 in Venezuela, dove possedeva diverse proprieta’. Braccato dalle autorita’ americane, aveva avviato delle trattative in vista di un eventuale ritorno nel suo Paese, prima di essere intercettato, nel settembre del 2012, dalle autorita’ americane nello Stato di Tachira, al confine con la Colombia, grazie all’agenzia di lotta contro la droga del Venezuela, ma soprattutto grazie al concorso dei servizi segreti britannici, il M-6, e agenti degli Usa, in particolare della CIA. La Corte suprema della Colombia ha autorizzato ad aprile scorso la sua estradizione in Usa.