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Andrea_Riccardi.jpgIl ministro Riccardi, è davvero l’emblema di un governo tecnico, pavido e inconsistente. Forte con i deboli e debole con i forti. La cosa è ancora più allucinante quando i potenti che terrorizzano il ministro di Sant’Egidio sono i Gasparri e i Giovanardi. Altro che don Abbondio e don Rodrigo! E’ proprio la conferma che la storia si tramuta rapidamente da tragedia in farsa.

Il fatto più inquietante è che un ministro con la delega sulla politica sulle droghe non abbia avuto il coraggio della minima discontinuità culturale e non solo non abbia cambiato i vertici del Dipartimento antidroga, ma abbia continuato a finanziarie le iniziative più assurde dilapidando risorse pubbliche a danno di servizi pubblici e comunità non autoritarie.

Dopo un così clamoroso fallimento etico e gestionale che il “nostro” abbia la velleità di divenire un leader politico e di essere il mallevadore di Monti in campo, è davvero il  segno di una improntitudine smisurata.

Eugenio Montale ci ammoniva e però ci rincuora con i suoi versi:

Ora sai che non può nascere l’aquila dal topo (da Le stalle di Augia, 1961)

L’iconoclasta