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Il Presidente dell’Associazione Culturale Papillon-Rebibbia Onlus di Bologna, Valerio Guizzardi, non potrà tenere la sua relazione al Seminario finale del Progetto “Casa Circondariale Sostenibile”.
Il 26 marzo 2007 all’interno della Casa Circondariale di Ferrara si terrà il Seminario finale del Progetto “Casa Circondariale Sostenibile” realizzato dalla Provincia di Ferrara con il contributo della Regione Emilia Romagna. Gli organizzatori della Provincia mi avevano invitato per tenere la relazione conclusiva del lavoro svolto in quanto collaboratore al Progetto con una giornata di comunicazione dedicata agli operatori. Inaspettatamente mi viene comunicato che il Direttore del carcere, dott. Francesco Cacciola, ha imposto il divieto alla mia entrata nell’Istituto.
Premesso che la nostra Associazione ormai da anni collabora fattivamente con la Regione Emilia Romagna e con Provincie e Comuni, che grazie alla collaborazione della Direzione della Casa Circondariale di Bologna ha realizzato con ottimi risultati un progetto per la reinclusione sociale e lavorativa di detenuti in penalità esterna (Progetto sperimentale Papillon a Casalecchio di Reno), che ha promosso una cooperativa sociale di detenuti ed ex detenuti (Cooperativa Sociale Croce Servizi), che come esponente dell’Associazione ho tenuto un corso di educazione alla legalità agli studenti del liceo Minghetti di Bologna e un uguale corso dedicato ai giovani presso un Centro Sociale del Comune di Casalecchio, e, non ultimo, ho tenuto una relazione sullo stato delle carceri italiane in Parlamento dinanzi ai Deputati e al Presidente della Commissione Giustizia della Camera (Roma 15/12/04), sono francamente sconcertato dal comportamento del Direttore dott. Cacciola che giudico come discriminatorio nei confronti di un’Associazione di detenuti ed ex detenuti che utilizza la cultura per formare una coscienza critica in chi, avendo operato uno strappo con la società, possa riconoscere come un disvalore le pratiche illegali e si adoperi quindi per modificare il proprio comportamento.
Penso che un atto discriminatorio e autoritario come quello di cui siamo oggetto non ci aiuti nella lotta contro la recidiva in favore dei cittadini, i quali legittimamente reclamano il sacrosanto diritto alla sicurezza.

Valerio Guizzardi
Presidente Associazione Culturale
Papillon-Rebibbia Onlus di Bologna