Per il capo della forza antidroghe Usa nell’area del Sudest asiatico, “parte degli introiti dei traffici di droga potrebbero finire nelle mani dei ribelli comunisti e mussulmani filippini”.
Il contrammiraglio Paul Zukunft, della Inter-Agency Task Force West ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che ci sono prove che nella aree dove esiste una forte prevalenza maoista e di ribelli mussulmani ci siano diversi laboratori clandestini di metanfetamine. “Questo e’ fonte di preoccupazione”, ha dichiarato Zukunft alla Reuters durante una pausa della riunione con l’Ufficio antidroghe delle Filippine (PDEA). “Una significativa porzione degli introiti delle droghe e’ destinata al finanziamento delle attivita’ dei ribelli. E’ il guadagno derivante dai consumi. Ci sono decine di milioni di dollari e questo e’ un riciclaggio molto sofisticato del denaro. E’ piu’ facile intervenire sulle fonti invece che aspettare che le droghe arrivino alla distribuzione mondiale”.
Dionisio Santiago, ex militare ora a capo della PDEA, ha dichiarato che i ribelli si finanziano con i traffici delle droghe perche’ la guerra al terrorismo ha eliminato gli aiuti internazionali. “Abbiamo informazioni che nuovi laboratori sono stati installati nell’area di Mindanao, vicino ai luoghi dove si nascondono i ribelli mussulmani. La scarsezza di offerta di metanfetamine ha fatto aumentare la domanda di marijuana, coltivata nelle regioni montane al nord del Paese”.
Del New People’s Army (NPA) composto da ribelli comunisti, e’ noto il controllo delle coltivazioni di marijuana nelle aree dove operano. “Non sappiamo ancora quanto soldi l’NPA ricavi dalla marijuana coltivata”, ha aggiunto Santiago, “la droga e’ diretta ai mercati dell’Australia, Malesia, Taiwan e Giappone”.
Anche il gruppo Abu Sayyaf, noto per le connessioni con quello di Jemaah Islamiah e al Qaeda, ha iniziato a controllare il traffico delle droghe dalla sua base nell’isola di Jolo.
Santiago ha descritto l’isola come la via principale di ingresso per gli ingredienti delle metanfetamine destinate alla regione di Mindanao.
Filippine. Le droghe finanziano i ribelli comunisti e islamici
Articolo di Redazione
Per il capo della forza antidroghe Usa nell’area del Sudest asiatico, “parte degli introiti dei traffici di droga potrebbero finire nelle mani dei ribelli comunisti e mussulmani filippini”.
Per il capo della forza antidroghe Usa nell’area del Sudest asiatico, “parte degli introiti dei traffici di droga potrebbero finire nelle mani dei ribelli comunisti e mussulmani filippini”.