(ANSA) – LONDRA, 17 LUG – Farsi una canna come terapia contro il cancro: a Londra i ricercatori medici della St.George University sono arrivati alla conclusione che la cannabis è in grado di rallentare sviluppo e riproduzione delle cellule tumorali. A loro avviso il THC, principale ingrediente della cannabis, può avere un effetto benefico su tutte le tipologie di tumore, ma specialmente per quello al polmone e al cervello, oltre alla leucemia: indebolirebbe le cellule tumorali, rendendo così più efficace la chemioterapia. Studi precedenti avevano dimostrato come le proprietà delle cannabis potevano essere base per medicinali utili ai malati di cancro: come antidolorifico ma anche stimolanti dell’appetito e per la riduzione della nausea. Tuttavia all’annuncio dei risultati ai quali sono arrivati i ricercatori della St.George University è seguito un ammonimento a proposito del fumo della droga, in quanto per ora l’unica versione «sicura» della cannabis a uso terapeutico cura è stata generata in laboratorio. «Non sto in nessun modo incoraggiando la gente ad assumere cannabis, ci potrebbero essere più danni che vantaggi. Tuttavia questo studio dimostra come la sostanza sia una valida arma nella battaglia contro il cancro: per autorizzarne la somministrazione siamo abbastanza vicini, ma abbiamo bisogno di ulteriori riscontri. Credo che in due o tre anni si potrà utilizzare regolarmente», ha detto ai giornalisti il dottor Wai Man Liu, che ha partecipato alla ricerca. La dottoressa Joanna Owens, del Centro ricerca sul Cancro del Regno Unito, ha affermato che studi simili vanno incoraggiati: «Rendere le cellule tumorali più vulnerabili a vantaggio della chemioterapia o la radioterapia è un’ottima idea, ma siamo soltanto agli inizi».