Un trafficante di droga e’ stato giustiziato tramite decapitazione nella regione di Jawf, nel nord dell’Arabia Saudita. Lo ha riferito una nota del ministero dell’Interno, citata dall’agenzia d’informazione ‘Spa’, secondo cui il detenuto condannato era un cittadino saudita di nome Ali al-Muzayyan ed è stato gustiziato per il contrabbando di una “grande quantita’ di anfetamine.
Salgono così a 48, stando ai dati ufficiali, le condanna a morte eseguite nel Paese di re Abdullah da inizio anno. Nella monarchia del Golfo viene applicata la pena di morte per una serie di reati, dall’omicidio allo stupro, dal narcotraffico all’apostasia.
Lo scorso anno nel regno, secondo dati di Amnesty International, sono state eseguite le condanne a morte comminate a 79 persone.