Anticipare l’eta’ penale a dodici anni; legalizzare le droghe leggere; sviluppare l’energia nucleare. Sono alcune delle proposte avanzate dagli studenti spagnoli dai 16 ai 18 anni, in occasione dell’ultima edizione nazionale del Modello di Parlamento Europeo (MEP). I partecipanti alla IV edizione del MEP, che si e’ tenuta a Madrid, chiedono anche di “redigere un nuovo testo costituzionale per l’Europa”. I sei testi elaborati ed approvati dagli studenti comprendono la tutela delle diversita’ culturali, i limiti della liberta’ d’espressione, la crisi energetica, la violenza a scuola, il futuro dell’Europa e la legalizzazione delle droghe.
In materia energetica, i giovani chiedono di cambiare le fonti per “evitare un cambio climatico irreversibile” e la creazione di “un mercato comune energetico”. La soluzione alla crisi energetica comporta “la necessita’ d’impiegare energia nucleare come misura di transizione tra i combustibili fossili e le energie rinnovabili”, per questo e’ necessario creare un organismo comunitario, che centralizzi la gestione del nucleare e provveda a depositare le scorie in silos sotterranei. In quanto alla violenza scolastica, i partecipanti al MEP credono che sia giusto anticipare l’eta’ della responsabilita’ penale, portandola a dodici anni, e ritengono necessario facilitare le vie legali in caso di aggressione. Futuro dell’Europa: e’ necessario un nuovo trattato costituzionale “piu’ semplice e vicino ai cittadini”; il processo d’adesione deve continuare con i Paesi con cui sono gia’ state avviate le trattative, come la Turchia. Il MEP nazionale e’ inoltre favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, benche’ solo “per i maggiorenni”, e ritiene giusto autorizzare la loro “produzione”, “distribuzione” e “vendita” da parte dello Stato; infine approva l’uso della cannabis e dei suoi derivati per lenire gli effetti dei trattamenti aggressivi impiegati nella cura di certe malattie.
Tutte le risoluzioni adottate dal MEP spagnolo sono state inoltrate al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio dei Ministri dell’Ue.