I consumatori abituali di marijuana hanno un migliore controllo della glicemia rispetto a chi non fa uso della cannabis. A stabilirlo e’ una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston (Usa) pubblicata su ‘The American Journal of Medicine’. Secondo gli scienziati i fumatori di marijuana hanno i livelli di insulina a digiuno del 16% piu’ bassi rispetto a chi non fa uso della sostanza e una minor probabilita’ di essere insulino resistenti. L’insulina permette alle cellule di utilizzare il glucosio contenuto nel sangue, trasformandolo in energia, la mancanza dell’ormone causa picchi glicemici e apre la strada al diabete. Ebbene, l’uso di regolare di marijuana “e’ associato ad indici favorevoli relativi al controllo del diabete mellito”, afferma i ricercatori. Si stima che solo negli Usa siano 17,4 mln i consumatori di cannabis, con circa 4,6 mln di persone che la fumano giornalmente. Inoltre, una forma sintetica del principio attivo della cannabis, il tetraidrocannabinolo, comunemente conosciuto come Thc, e’ gia’ stato approvato negli Stati Uniti per il trattamento degli effetti collaterali della chemioterapia, delle terapie anti anoressia indotta dall’Aids e della nausea. I ricercatori ha utilizzato i dati di una ricerca multicentrica registrati dal National Health Nutrition Survey (Nhanes) tra il 2005 e il 2010. Sono stati 4.657 i partecipanti che hanno completato il questionario sull’uso della droga. Di questi, 579 erano consumatori di marijuana, 1.975 l’avevano fumata solo in passato e 2.103 non avevano mai fumato o assunto marijuana. Successivamente sono stati misurati l’insulina a digiuno e la glicemia tramite campioni di sangue.