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In Messico gli omicidi legati al crimine organizzato e in particolare al narcotraffico sono aumentati del 47 per cento nei primi cinque mesi di quest’anno: lo afferma il procuratore generale del Messico, Eduardo Medina Mora, in un’intervista radiofonica. Fino ad oggi nel 2008 sono state uccise 1.378 persone, in confronto alle 940 uccise l’anno scorso nello stesso periodo. Il governo messicano era restio a diffondere le statistiche legate agli omicidi, in particolare a causa dell’aumentato numero di assassini legati al narcotraffico nel paese. Medina Mora ha deciso di rompere il silenzio annunciando che 4.152 persone sono state uccise, in contesti legati al crimine organizzato, da quando il presidente Felipe Calderon è salito al potere e ha dichiarato guerra ai cartelli della droga. Di questi 450 sono poliziotti, soldati, procuratori o inquirenti.

NARCOTRAFFICANTI METTONO TAGLIA SUI POLIZIOTTI. Cinquemila dollari per un agente e 15 mila per un funzionario della polizia federale: queste le cifre promesse dal narcotraffico in Messico a chi potra’ dimostrare di avere ucciso un poliziotto. A rivelarlo e’ un quotidiano locale, spiegando che da qualche settimana nello stato della Bassa California circolano dei volantini con le “taglie” sulle forze dell’ordine.

A JUAREZ STRADE DESERTE DOPO EMAIL DI “AVVERTIMENTO”. Le strade a Ciudad Juarez, alla frontiera nel nord del Messico, sono deserte dopo che un’e-mail ha annunciato che questo sarà il piú “sanguinoso” fine settimana della città. L’email avverte che uomini armati apriranno il fuoco contro negozi, ristoranti, night club e altri luoghi pubblici e che ci saranno “omicidi in tutta la città”. Il capo della polizia, Roberto Orduna, ha affermato che le minacce vanno prese sul serio e che – tentando di rassicurare i residenti – la polizia sarà molto piú vigile. Piú di 200 persone sono state uccise a Juarez, città che conta 1,3 milioni di abitanti e sorge di fronte a El Paso (Texas), nelle lotte tra i cartelli della droga. La polizia ha trovato oggi i corpi senza vita di cinque uomini avvolti in lenzuola e scaricati davanti a una chiesa. Juarez è teatro di numerosissimi omicidi che da oltre dieci anni interessano anche giovani donne, come ha raccontato il film “Bordertown” (Usa-Gran Bretagna, 2006) con Jennifer Lopez e Antonio Banderas.

TESTE DECAPITATE IN GHIACCIAIE SULLA STRADA. Quattro teste umane decapitate sono state trovate in ghiacciaie abbandonate su una strada a Durango, mentre altre due teste sono state trovate staccate dai corpi di vittime di scontri nei quali sono morte complessivamente dieci persone a Ciudad Juarez. I due episodi, entrambi in localita’ del nord del Messico, sono quasi sicuramente ricollegabili – a detta delle autorita’ locali – a contrasti tra appartenenti al mondo della droga e della mafia messicani, caratterizzato dalla barbarie delle esecuzioni, che controllano il traffico degli stupefacenti verso gli Stati Uniti. Soltanto nella citta’ di frontiera di Ciudad Juarez nei primi mesi del 2008 sono state gia’ uccise 400 persone. In tutto il paese si calcolano piu’ di mille esecuzioni, che avrebbero coinvolto soltanto persone legate al traffico di droga.