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CAMBRIDGE (USA)- La polizia si è scusata, dicendo che si trattava di un malinteso. Ma lui non ci ha creduto. E anzi, ha accusato l’agente che lo ha arrestato di razzismo: «Ecco cosa succede a un nero in America». Henry Louis Gates, 58 anni e professore di colore dell’Università di Harvard, è stata scambiato per un ladro, perché ha dovuto forzare la porta per entrare in casa sua. Un passante ha chiamato la polizia. E in un attimo il luminare degli studi afro-americani è stato ammanettato per resistenza a pubblico ufficiale.

L’ARRESTO- Gates era appena tornato da un viaggio in Cina. Insieme a lui un amico. Secondo un rapporto della polizia, una donna avrebbe visto il professore mentre tentava di aprire a spallate la porta di casa, e avrebbe dato l’allarme. All’arrivo degli agenti, visibilmente irritato, Gates si sarebbe rifiutato di lasciare la proprietà: «Non sapete con chi state trattando», avrebbe detto al poliziotto che cercava di calmarlo. Il professore è stato quindi fermato per «condotta disordinata» e portato al commissariato pur avendo mostrato la patente di guida che lo dimostrava legittimo proprietario dell’abitazione. «Ecco cosa succede a un nero in America», ha commentato Gates una volta chiarito l’incidente accusando i poliziotti di essere «razzisti». Gates, che ha 58 anni, è il direttore del W.E.B. DuBois Institute for African and African American Studies di Harvard: è considerato una delle massime autorità negli studi sul razzismo in America.