Chiudono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari o riaprono i manicomi? E’ lo slogan che avevamo scelto per l’ultima campagna del cartello StopOpg. Ahinoi, avevamo visto giusto.
Secondo la legge 9/2012, il 1 febbraio 2013 doveva essere concluso, da parte di Governo e Regioni (Asl e Dipartimenti di Salute Mentale DSM), il processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Al 31 marzo, la stessa legge fissa il termine entro il quale le misure di sicurezza non si eseguono più all’interno degli attuali OPG.
Il 28 gennaio scorso, il Ministro della Giustizia Paola Severino scrive a ciascun Presidente di Regione: “desidero sottoporre alla Sua attenzione la delicata situazione delle persone ospitate presso gli Opg, che – a partire dal prossimo 1° aprile – dovranno trovare ricovero in strutture sanitarie regionali ..voglia valutare l’opportunità di assumere ogni iniziativa utile per poter accogliere e prestare le cure necessarie ai cittadini della Regione oggi ospitati presso gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”.
Poiché però le scadenze stabilite dalla legge 9 non sono state rispettate e nessuna proroga è stata decisa, si rischia di giocare oggi ad un pericoloso “scaricabarile” tra Governo e Regioni (e infatti, il 7 febbraio si è svolta una tempestosa riunione del Tavolo Opg Stato Regioni, aggiornata al 26 febbraio prossimo); con le possibili conseguenze che abbiamo già denunciato: proroga de facto degli Opg oppure pericolose soluzioni “improvvisate”. In più, tutta l’attenzione è rivolta alle nuove strutture (i “mini Opg” regionali), anziché alle persone e ai percorsi di dimissione: diverse regioni hanno presentato (o stanno presentando) programmi per strutture pluri – modulari (es. accorpando due o tre moduli da 20 posti letto, fino a 40/60 posti letto). Altro che piccole strutture di transito verso le dimissioni! Così riaprono i manicomi.
Per altro, non sono avvenute le dimissioni “senza indugio” delle persone per le quali è cessata la pericolosità sociale, sancite solennemente dalla stessa legge 9; e l’esecuzione del sequestro degli Opg di Barcellona Pozzo di Gotto e Montelupo Fiorentino, decisa dalla commissione presieduta dal Senatore Marino, è stata rinviata a fine marzo. C’è un’altra questione, che il Ministro Severino non tratta esplicitamente nella sua lettera ai Presidenti: i magistrati, dove disporranno l’esecuzione delle misure di sicurezza per i nuovi “casi” dopo il 1 aprile?
Eppure oggi ci sono a disposizione risorse aggiuntive per superare gli Opg: entro il 7 aprile ogni regione deve presentare un piano per il loro utilizzo. Sarebbe una beffa terribile se fossero utilizzate per chiudere gli Opg e riaprire manicomi. Ecco perché, ancora una volta, sollecitiamo Governo e Regioni a organizzare, tramite i Dipartimenti Salute Mentale, l’assistenza alternativa all’internamento, con le dimissioni dei pazienti e, dove servisse, col ricovero in piccole strutture che non riproducano la logica manicomiale. Confermiamo la nostra richiesta di costituire un’Autorità Stato Regioni sugli Opg, dotata di poteri sostitutivi, come accadde per la chiusura dei manicomi.
Articolo di Stefano Cecconi
Stefano Cecconi commenta l’iter confusionario dell’applicazione della legge che doveva chiudere definitivamente gli OPG per la rubrica di Fuoriluogo sul Manifesto.