La condanna in primo grado dopo un lungo processo del generale Ganzer per spaccio di stupefacenti è solo la punta di un iceberg ignoto. Non è stata riconosciuta l’associazione a delinquere, ma la pena a 14 anni di detenzione suscita impressione. Ovviamente i reati se confermati vanno contro la legge, ma il clima in cui si ritiene di avere assoluta mano libera nascono dall’ideologia della guerra alla droga.
Anche la legge italiana, con norme aggravate dalla Fini-Giovanardi prevedono l’autorizzazione ad operazioni di polizia sotto copertura comprese acquisti, vendite di droga e rapporti con trafficanti con un ruolo della magistratura limitato e di mero controllo formale successivo ai fatti.
Sarebbe interessante sapere quante operazioni “legittime” sono compiute, per far capire le origini di inevitabili inquinamenti. I fruttio della guerra alla droga sono davvero inquinati!