A margine delle catastrofiche conseguenze per il lavoro e per il mercato, la crisi minaccia di incrementare e potenziare il consumo e il piccolo traffico di droghe in Spagna. Ma sta di fatto che l’amministrazione ad oggi destina meno risorse per combattere e prevenire queste dipendenze. Cosi’ dice il presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Osservatorio Europeo su Droghe e Tossicodipendenza, Joao Castel-Branco Goulao, partecipando ad una conferenza sulle droghe organizzata dalla Fundación de Ayuda a la Drogadicción (FAD) e dal ministero della Sanita’.
Castel Branco sostiene che la guerra contro le droghe uccida di piu’ che non le droghe in se’ e fa notare che il modello di consumo degli stupefacienti e’ cambiato nelle ultime decadi. “Prima era molto legato a forme di marginalita’ ed esclusione. Dala meta’ degli anni Novanta, insieme alla marginalita’ si e’ aggiunti l’uso ricreativo, nonostante una maggiore informazione dei consumatori sui rischi e gli effetti”.
Per Castel-Branco la legalizzazione delle droghe e’ una possibilita’, ma ritiene che debba essere affrontata in tutti i Paesi. Internet ha facilitato il consumo di stupefacenti e le grandi campagne generaliste di prevenzione sono state fatto a scapito di altre, rivolte a gruppi specifici.