Le autorita’ uruguayane considerano “politica” e “infondata” la posizione dell’International Narcotics Control Board (INCB) che, nella sua ultima nota informativa annuale, ha preso posizione contraria alla produzione e vendita di marijuana normata per legge in Uruguay.
Secondo quanto si legge sul web della emittente statale Radio Uruguay, il segretario generale della Junta Nacional de Drogas (JND) uruguayana, Julio Calzada, considera che la INCB abbia dato una “interpretazione politica e non tecnica” della legge approvata nel suo Paese a dicembre del 2013.
Secondo Calzada e’ prevedibile che l’INCB abbia una interpretazione della Convenzione del 1961 sulle droghe, ma si tratta di una “interpretazione pericolosa”.
Presentando il proprio rapporto 2013 a Londra, il presidente dell’INCB, Raimond Yans, ha affermato che “questa legge contravviene il dispositivo della Convenzione del 1961” ed ha ricordato all’Uruguay la necessita’ di rispettare i trattati. Yans ha detto che “l’INCB e’ preoccupato per alcune iniziative in materia di legalizzazione della cannabis senza fini medici o scientifici” ed ha fatto sapere che il caso dell’Uruguay ”rappresenta una tendenza pericolosa”.