Roma, 23 mag. (Apcom) – Nel sud dell’Iraq stanno aumentando le coltivazioni di papavero per produrre oppio. La denuncia arriva dalla prima pagina del quotidiano britannico "The Independent" che titola "Oppio: la nuova esportazione mortale dell’Iraq".
Secondo il giornale Gb, molti agricoltori iracheni, lungo il fiume Eufrate, ad ovest della città di Diwaniya, hanno sostituito le coltivazioni di riso con i papavari, intenzionati a sfruttare il grande business dell’oppio.
In particolare, la produzione di oppio sta prendendo piede nelle zone ad ovest e a sud di Diwaniya, dove regna l’anarchia per le continue violenze settarie tra le fazioni sciite, intorno alle città di Ash Shamiyah, al Ghammas e Ash Shinafiyah, zone con terreni molto fertili e ben irrigati.
Per lungo tempo, i trafficanti di droga hanno utilizzato l’Iraq come via di transito per smerciare l’eroina, prodotta nei laboratori dell’Afghanistan, nei ricchi mercati dell’Arabia Saudita e del Golfo.
Secondo il quotidiano britannico, non sembra possibile che la decisione dei contadini iracheni di passare dal riso ai papaveri sia stata spontanea. Dietro ci dovrebbero essere gruppi che li finanziano "ben organizzati e attrezzati con veicoli e armi".